4 studenti del Verga di Comiso alle finali dei Giochi matematici

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Si è svolta a Milano,  nei giorni scorsi, la finalissima nazionale della XXXI edizione dei campionati internazionali Giochi matematici organizzati dall’Università Bocconi di Milano e dal Centro-Pristem presso la sede della prestigiosa università.

Con grande soddisfazione dell’istituto Verga di Comiso, quattro  alunni hanno partecipato alla finalissima nazionale assieme ad oltre tremila studenti di tutta Italia che hanno superato selezioni molto difficili che hanno coinvolto 45.000 studenti italiani. Gli alunni finalisti del Verga di Comiso sono stati: Claudia Spataro, Alessio Vittoria, Giovanni Vincenti e Annalaura Stracquadaneo.

Ad accompagnarli, il vicepreside e referente dei giochi matematici Bocconi, Luigi Bellassai. Tutti e quattro gli alunni partecipando alla finale si sono distinti raggiungendo ragguardevoli risultati di caratura nazionale, nel contesto di un’esperienza formativa e umana di grande valore. Anche i genitori presenti sono stati positivamente impressionati dal contesto e dalla positiva riuscita dell’evento.

 “Siamo particolarmente orgogliosi di aver preso parte alla Finale Nazionale di questa prestigiosa manifestazione con ben quattro alunni finalisti, risultato tale che indica lo sforzo che il nostro istituto compie nel raggiungere traguardi pedagogico formativi anche nel campo delle competenze logico-matematiche – hanno dichiarato la dirigente scolastica, professoressa Maria  Cafiso e il vicepreside e referente dei giochi professor Gigi Bellassai– il nostro istituto crede molto in questa sana competizione, perché un aspetto fondamentale connesso al gioco matematico è la capacità di recuperare la motivazione allo studio della matematica facendo sì che queste materie risultino interessanti per tutti, anche per quelli che non si ritengono capaci di comprenderle. Questo tipo di matematica è seria e piena di legittimità, tanto è vero che su di essa si può basare una innovativa proposta didattica. I giochi non sembrano diversi dai tradizionali esercizi, se non forse perché sono di tipo più logico e linguistico e meno numerico, in generale, e questo argomento gioca tutto a loro favore. La differenza rispetto agli esercizi è che divertono, e non è cosa da poco, in primo luogo rappresentano una sfida, ma anche la soluzione di solito presenta un elemento di sorpresa. La sorpresa consiste o nel fatto che una risposta proprio ci sia, o nel fatto che la risposta è contraria a ciò che ci si attende. La sorpresa, il paradosso o il risultato inatteso sono elementi stimolanti per l’attività cognitiva, sono un po’ il gioco di prestigio di cui cerchiamo il trucco”.

“Quando un alunno risolve un problema o un gioco – hanno concluso la professoressa Cafiso e il prof. Bellassai – diventa un protagonista in quanto inventore o scopritore della soluzione; il non essere più un soggetto passivo influisce positivamente sull’attenzione, sulla qualità dell’apprendimento e sulla sua motivazione favorendo anche la diffusione di una buona prassi nell’apprendimento delle discipline logico-matematiche. Continueremo il nostro impegno al servizio dei ragazzi con l’obiettivo di partecipare alla finale internazionale”.