Prendiamo fermamente le distanze da tutti i commenti omofobi e fuori luogo che da ieri ad oggi, e ancora prima nei giorni scorsi, continuano ad essere postati sulle pagine social agli articoli, interviste in video, dirette del Ragusa Pride svoltosi ieri a Marina di Ragusa.
Nonostante la redazione abbia provato a moderare molti commenti dal contenuto omofobo, offensivo, qualunquista, ignorante e becero, c’è chi continua in modo indefesso a ‘commentare’ offendendo con fare assolutamente gratuito, senza, peraltro, essere stati presenti al corteo ed esprimendo giudizi veramente indegni proprio perché rivolti a persone, perché di questo stiamo parlando, persone! Rispediamo al mittente le offese gratuite che non condividiamo nei modi e nei termini a prescindere, a maggior ragione sulla bacheca social del nostro giornale che è un quotidiano di informazione.
La redazione e il gruppo editoriale prendono le distanze da questo modo di agire che è veramente infimo e soprattutto inutile perché non aggiunge e non toglie nulla.
La nostra redazione ieri ha raccontato il Ragusa Pride attraverso interviste, video, dirette e articoli. Riteniamo sia importante documentare, giornalisticamente e non certo voyeuristicamente, un momento importante per la comunità Lgbtqia+ e per tutte le famiglie presenti con i loro bambini, per tutti gli amici che condividono le tematiche e le rivendicazioni, per gli attivisti e per i tanti cittadini che hanno voluto affermare la vicinanza e la condivisione.
Il Pride Ragusa al di là del momento gioioso e sereno che rappresenta, è stato con forza un evento importante prima di ogni cosa su tematiche di attualità, racchiuse nel documento politico che è stato letto dai componenti del direttivo Arcigay Ragusa.
‘È questo il fiore’ lo slogan scelto per rivendicare il riconoscimento degli stessi diritti che ancora oggi sono negati in spregio al principio di uguaglianza… e nei commenti lasciati sui social da parte di molti, per fortuna non tutti, si comprende perfettamente quanto sia necessaria e importante l’azione svolta con il Ragusa Pride.
C’è ancora molto da lavorare per evitare che dietro una tastiera si dia sfogo a forme di violenza verbale di cui non si sente affatto il bisogno!