Vittoria, Wajidi non si presentava da un anno al Dip. Salute Mentale

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Migliorano ancora le condizioni di Kamel ed Oumaima Zaouali, rispettivamente padre e sorella minore di Wajidi, rimasti gravemente ustionati lo scorso 13 giugno quando il loro congiunto aveva appiccato fuoco alla casa. Nel rogo sono morte la madre di Wajidi, Mariam, e la figlia maggiore, Sameh.

Kamel sarà trasferito dalla rianimazione al reparto grandi ustionati. Padre e figlia hanno ustioni per il 40 e il 50 per cento del corpo e necessiteranno di cure anche dopo le dimissioni. Il giovane, intanto, si trova rinchiuso nel carcere di Contrada Pendente, a Ragusa.

Secondo quanto accertato, Wajidi era seguito dal dipartimento di Salute e igiene mentale ma non si presentava da circa un anno. Nei suoi confronti erano state fatte tante denunce, una addirittura per estorsione ai danni del padre, e faceva uso di stupefacenti. Era stato già ricoverato ed anche sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio. 

L’unica figlia scampata al dramma, perché in quel momento si trovava a Torino, dove studia, ha nominato come rappresentante legale della famiglia l’avvocato Italo Alia.

Intanto continua la raccolta fondi per sostenere la giovane studentessa. Qui il link per contribuire