La Sicilia e la provincia di Ragusa non solo continuano ad essere scelte dalle tartarughe Caretta Caretta per nidificare, ma confermano il loro primato come Regione nella quale per prima viene censito, ogni anno, un nido di questa specie.
Il primo nido in Italia è stato censito lo scorso 23 maggio, proprio in concomitanza con la Giornata della Targaruga, a Portopalo di Capo Passero; domenica 26 è stato scoperto e censito il secondo. Questa volta la spiaggia scelta è stata quella di Casuzze, a Santa Croce Camerina.
Martedì 28, poi, un altro nido è stato trovato a Randello, all’interno dell’area della Forestale.
“Ogni anno, dal 2020, stiamo registrando questo primato con la nostra isola scelta già a maggio per nidificare” dichiara la biologa Oleana Prato, operatore autorizzato dal progetto Tartarughe del WWF Italia portato avanti dal Ministero dell’Ambiente. Si tratta di un progetto che si basa completamente sul volontariato.
Nel caso di Portopalo di Capopassero, i volontari del WWF, guidati dalla biologa Prato, sono prontamente accorsi per censire e mettere in sicurezza il primo nido italiano segnalato quest’anno e continueranno a monitorarlo fino alla schiusa delle uova. “A notare delle strane impronte e chiamare la Capitaneria di Porto- racconta Prato- è stato il signor Tony Fabiano. A Casuzze, invece, è stato il signor Marco Di Stefano a trovarlo e segnalarlo”.
Nel caso di Casuzze, tra l’altro, il nido è stato spostato dalla stessa dottoressa Prato.
“Era troppo vicino alla battigia” racconta la biologa alla nostra redazione. “Considerato che la schiusa avviene dopo 60 giorni- spiega- il rischio che una mareggiata potesse portare via il tutto era molto alto”. In questo modo, la biologa ha avuto modo di contare le uova contenute nel nido, trovandone 100.
Dopo la recinzione fatta dai volontari del WWF, il Comune e la Protezione Civile hanno messo delle transenne, rendendo l’area ancora più protetta.
“La Caretta caretta- precisano dal WWF- è l’unica specie di tartaruga marina che nidifica sulle nostre coste. La sua presenza nel Mediterraneo non solo è incredibilmente affascinante, ma è vitale per l’equilibrio degli ecosistemi marini e costieri. Le tartarughe marine, infatti, con il loro ciclo vitale intricato, contribuiscono a mantenere la struttura delle comunità ecologiche, regolando le popolazioni di altre specie marine”.
Complessivamente, allo stato attuale i nidi censiti in Sicilia sono saliti a 11. Dal 23 maggio scorso, infatti, ai 2 individuati in provincia di Ragusa se ne sono aggiunti 4 in provincia di Siracusa e 5 ad Agrigento. Per quanto riguarda il resto d’Italia, uno è stato censito anche in Toscana, al momento unica regione peninsulare per adesso. “Di solito- aggiunge Prato- sono Calabria e poi Campania ad ospitare nidificazioni dopo la Sicilia”.
Nel tardo pomeriggio di ieri, inoltre, è stato censito il primo nido in Calabria.
Lo scorso anno, sotto l’occhio vigile del WWF Sicilia, sono nate 6000 tartarughine. Il primo nido italiano, nel 2023, era stato individuato nella spiaggia di Morghella, a Pachino, provincia di Siracusa. Poche ore dopo un’altra segnalazione era giunta da Marina di Modica. Qui una giovane coppia aveva visto emergere e risalire la spiaggia una tartaruga che aveva appena deposto le uova.
“Se vedete una tartaruga nidificare o trovate delle impronte (come quelle nella foto sottostante)- aggiunge la dottoressa Prato- avvisate immediatamente gli operatori del WWF al 3249210217 o la Capitaneria di Porto al 1530“.