Erano le 21.53 del 3 maggio 1989, un quotidiano volle fissare, inchiostro su carta, anche l’orario, l’istante preciso in cui la Trogylos Priolo conquistava il primo scudetto della sua storia. Il primo tricolore per l’intera Sicilia nella pallacanestro (sia femminile che maschile). Era un mercoledì di 35 anni fa esatti quando le ragazze di Santino Coppa sconfiggevano Milano e diventavano Campionesse d’Italia. Il teatro di questo storico successo era il PalaZama di Ragusa, location obbligata perché garantiva una capienza adeguata a una finale scudetto. Ma neanche quel palazzetto bastò a contenere tutti. Traboccava di persone e, negli istanti finali dell’incontro, a risultato già acquisito, tanti dei circa 3000 spettatori presenti (molti altri erano rimasti fuori) erano già a bordo campo, pronti ad invaderlo. Al suono della sirena fu festa grande.
La ricorrenza ci aiuta a ricordare un momento esaltante di una storia lunga, iniziata negli anni ’70 e interrottasi nel 2014. Cinquant’anni di pallacanestro con 28 campionati di Serie A consecutivi per la Trogylos Priolo. Orgoglio e nostalgia dopo la mancata iscrizione della squadra al campionato di Serie A nel 2014. Da un’intervista legata a questo ultimo periodo, l’idea del libro nata dalla proposta del giornalista Domenico Occhipinti a coach Coppa. Fissare questa storia, un grande impresa umana e sportiva, il cui finale è tutto da scrivere.
Per ricostruire parte di questa avventura sportiva, e non solo. Santino Coppa, fondatore e coach storico della squadra, acconsente e in quasi 10 anni di incontri e inseguimenti, telefonate ma anche pause e dubbi, ha affidato i suoi ricordi ad Occhipinti che li ha uniti a quelli di tanti protagonisti fra ex giocatrici, tecnici e dirigenti, a loro volta intervistati in questi anni. Da questo meticoloso lavoro del giornalista è nato un libro, pubblicato dalla casa editrice ragusana Operaincerta, dal titolo: “A Priolo non c’era un canestro – Trogylos, un miracolo tra le ciminiere”.
L’esodo verso Priolo di un gruppo di giovani ragusani appassionati di basket, la fondazione della società, la nascita del primo campetto del paese negli anni ’70, le promozioni negli anni ’80, lo scudetto ’89 e poi quello del 2000. L’ancora più storica Coppa dei Campioni del 1990 fino ad arrivare agli ultimi canestri, nel 2014, quando questo sogno collettivo si è interrotto. In mezzo tante emozioni, gioie, risate, difficoltà, episodi buffi e divertenti ma anche tattica, disciplina, motivazione e riscatto.
Sono le parole chiave su cui scorre questo libro, corredato da alcune foto delle varie stagioni, che ricorda anche come la pallacanestro per Priolo sia stata molto più che uno sport in più da poter praticare, un bagliore tra il grigiore del petrolchimico, aria pulita da respirare invece dei fumi delle ciminiere. Una squadra di donne di un piccolo paese della provincia di Siracusa che ha scalato il mondo, letteralmente.
Qualcosa di inimmaginabile, allora, forse anche per lo stesso Santino Coppa e per gli altri protagonisti che, con la stessa meraviglia con cui le hanno vissute, hanno ricordato le vicende che hanno dato ai priolesi un altro campanile sotto il quale riunirsi.
Ci saranno due presentazioni, a Priolo mercoledì 29 maggio e a Ragusa giovedì 30 maggio, entrambe con inizio alle 18.30 e che si terranno in luoghi simbolo per la storia della Trogylos.