E’ il momento della grande festa, è il momento più atteso. Domani, scocca l’ora delle celebrazioni esterne di San Giorgio martire, patrono di Modica. Alle 8 e alle 12 i colpi a cannone. Alle 8,30 e alle 9,30 le sante messe. Alle 9,30 il giro del corpo bandistico Belluardo-Risadelli per le vie della città. Alle 11 è in programma la solenne celebrazione eucaristica presieduta da mons. Ignazio Petriglieri, vicario generale della diocesi di Noto, con la presenza delle autorità civili e militari, dell’associazione cattolica portatori di San Giorgio martire e dei cavalieri templari federiciani. Alla fine, il sindaco di Modica reciterà l’atto di affidamento della città al santo patrono e accenderà il cero votivo. Alle 15,30, la santa messa presieduta dal preposto parroco del duomo, il sacerdote Michele Fidone. Alle 16 ci sarà la trionfale “Sciuta” delle reliquie e del simulacro di San Giorgio martire. Coreografia a cura del gruppo “sciuta”, esecuzione pirotecnica a cura della ditta FireSud. La processione con il simulacro seguirà il seguente percorso: corso San Giorgio, corso Crispi, via Santa Teresa, corso Vittorio Emanuele, corso Sicilia, viale Manzoni, piazza Carcere, via Don Bosco, via Botta, corso Principessa Maria del Belgio, piazza San Giovanni, via Morana, piazza Principe di Piemonte, via Morana, piazza San Giovanni, corso Regina Margherita, piazza Santa Teresa, corso Nino Barone, via Fontana, viale Quasimodo, via Santa Margherita, via Marchesa Tedeschi, corso Umberto, piazza Corrado Rizzone, corso Umberto, via Napoli, corso San Giorgio. Alle 18,30 musica e balli con Dino Migliorisi e Silvana Bonomo. Degustazione di prodotti tipici siciliani presso il piazzale del duomo. Il ricavato sarà destinato alla Caritas parrocchiale. Al passaggio del simulacro dal parco urbano “Padre Basile”, ci sarà lo spettacolo pirotecnico. A mezzanotte, inoltre, spettacolo pirotecnico a cura della ditta FireSud. Quindi il rientro della processione che sarà caratterizzato dalle tradizionali “gira” tra le navate del duomo e, per concludere, la successiva benedizione.