Uno dei periodi più importanti e seguiti dell’anno è la Settimana santa a Ragusa, iscritta dal 2016 nel Registro eredità immateriali della Sicilia.
I riti e le funzioni svolte nella città antica in questo periodo assumono un grande rilievo poiché qui vive e si tramanda una secolare tradizione che si porta avanti immutata nel tempo. E si tratta, effettivamente, di un bene prezioso perché racchiude in sé aspetti e caratteristiche che ci tramandano la fede, la devozione e la cultura di un popolo, quello ragusano, in un periodo di spiritualità forte e fervente. Tutti i riti e le funzioni sono basati su un aspetto centrale e fondamentale: l’adorazione eucaristica delle cosiddette Quaranta ore (ricordando in questo modo il tempo in cui il Cristo morto è stato trattenuto nel sepolcro) che si svolge nella chiesa Madre di Ragusa, il Duomo dedicato al patrono San Giorgio.
Fitto già il programma di domenica. Alle 9, nella chiesa di San Giuseppe (Benedettine), ci sarà la santa messa. Alle 10,30, al Giardino ibleo, la benedizione delle palme e la processione verso la chiesa Madre di San Giorgio dove, alle 11, si terrà la solenne santa messa. Alle 16, nella chiesa dell’Itria, la santa messa. Alle 16,30, al Duomo, la solenne esposizione del Santissimo Sacramento mentre alle 17, nella chiesa di Santa Maria dell’Itria, prenderà il via la processione con il simulacro di Maria Santissima Addolorata verso il Duomo nell’ambito dei riti del Quarantore. Alle 17,30, a San Giorgio, il fervorino eucaristico della confraternita dell’Addolorata. Alle 18,15, le sante messe al Duomo e nella chiesa della Maddalena. Alle 19, nella chiesa della Maddalena, la processione con il simulacro di Maria Maddalena verso il Duomo. Alle 19,30, il fervorino eucaristico della confraternita di Santa Maria Maddalena. Alle 20, nella chiesa dell’Annunziata, la processione con il simulacro del Cristo alla colonna verso il Duomo. Alle 20,30, al Duomo, il fervorino eucaristico confraternita Santissimo Rosario e Sciabica.