A Ragusa una nuova esperienza associativa: Co-Governance

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È nata a Ragusa una nuova esperienza associativa, di cittadinanza attiva. Si tratta di  CO-GOVERNANCE Laboratorio civico di sussidiarietà politica”. Si tratta di una nuova associazione, costituita il 12 marzo scorso, che si presenterà ufficialmente alla città il prossimo 6 aprile, alle ore 9, con un seminario che sarà ospitato nell’aula del Consiglio Comunale di Ragusa.

Tema del seminario: “Oltre la Politica ideologica: la sfida della partecipazione propositiva”.

Relatori sono Antonio Maria Baggio, politologo, direttore del Centro di ricerca di politica e diritti umani dell’Istituto universitario Sophia di Loppiano (Firenze) e Giampietro Parolin, economista e docente di Strategie aziendali nello stesso Istituto Universitario, autori entrambi di numerosi scritti, articoli e pubblicazioni in tema di politica, di cultura politica e di politica economica.

Sono previsti alcuni interventi programmati di esponenti dei gruppi consiliari di maggioranza, di minoranza e della società civile, nonché un tempo di dialogo e di confronto fra tutti.

Undici i promotori dell’associazione: presidente è Alfio Di Pietro, vicepresidente è Mariuccia Guastella, segretaria Patrizia Colucci. Giovanni Ottaviano sarà il tesoriere, Suzen Maria Battaglia è consigliera. Gli altri fondatori sono: Giuseppe Avveduto, Rolando Genovese, Valentina Gulino, Lina Tolaro, Giovannella Licitra, Giovanni Gulino.

 “Il nome dell’Associazione – spiega il presidente Alfio Di Pietro – ne esprime all’evidenza il fine: avviare con le istituzioni comunali, i suoi organi elettivi, di governo e di amministrazione attiva, nonché con il mondo politico nella sua varietà e pluralità, un  che manifesti e certifichi la possibilità nella vita pubblica della città di fare “sistema” e di farne un luogo generativo di comunità, di coesione e di sviluppo, di futuro”.

“Il Laboratorio – prosegue – intende farlo laicamente, senza alcuna colorazione o caratterizzazione partitica, democraticamente, favorendo e rendendo praticabile tra cittadini e istituzioni un confronto stabile, libero da pregiudizi, dando modo, nel contempo, agli attori politici, singolarmente e nel loro insieme, di intrattenere relazioni vere di amicizia attraverso cui ciascuno possa riscoprire la propria originale vocazione politica e le ragioni migliori del proprio impegno e ritrovare la capacità di parlarsi fra diversi senza tentare di coprire le divergenze e i possibili conflitti, ma chiarendole e precisandole nel loro significato costruttivo”.