“E’ stata fatta giustizia per la mia famiglia e per la città. Quello che ha subito la città è stato il più grande bluff della storia ipparina. Nessuno mi ridarà quello che mi è stato levato ma si tratta, comunque, di una grande rivincita morale”.
Queste le prime parole, a caldo, dell’ex sindaco di Vittoria, Giovanni Moscato, dopo la sentenza della seconda sezione della Corte d’Appello di Catania che lo ha assolto dall’accusa di corruzione elettorale.
La sentenza assolutoria arriva a quattro anni e cinque mesi da quella di primo grado davanti al Gup, quando Moscato venne condannato a 2 anni e quattro mesi. La Corte d’Appello e la Procura generale hanno avuto il tempo per studiare la sentenza emessa dal Tribunale collegiale di Ragusa, presieduto dal giudice Andrea Reale, il 30 giugno scorso.
L’inchiesta dalla quale ha preso il via il processo è quella denominata “Exit poll”, scaturita dall’indagine condotta dal Gico della Guardia di finanza di Catania, coordinata dalla Procura distrettuale antimafia etnea. L’accusa era di scambio politico mafioso. Ora Moscato è stato assolto perché il fatto non sussiste.
Gli avvocati Carlo Pietrarossi ed Enrico Trantino avevano, nei mesi scorsi, prodotto la sentenza di assoluzione di tutti gli imputati emessa in primo grado con le motivazioni depositate il 30 settembre scorso.
“Al fratello, all’amico, al politico lungimirante, al sindaco integerrimo Giovanni Moscato- dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Salvo Sallemi- va il mio più grande abbraccio. La notizia della sua assoluzione mi riempie di gioia e rende giustizia a un uomo che ha pagato un prezzo altissimo sotto il profilo umano e politico. Con lui ha pagato una comunità politica e la città di Vittoria. Oggi Giovanni riprende il suo onore e sono stato certo sin dall’inizio della sua totale estraneità alle accuse. Chi ha sciacallato su Giovanni adesso deve chiedere scusa: gli avvoltoi che con insana sete di rivalsa hanno sputato veleno per anni e brindato allo scioglimento del Comune ora facciano un esame di coscienza. Oggi è il giorno della gioia, ma anche dell’amarezza per le enormi possibilità che Vittoria ha perso con la privazione di un sindaco come Giovanni Moscato. Ci sarà modo di capire molti passaggi sullo scioglimento e approfondire”.