Era stato classificato con il “livello di rischio 2” il match fra Modica e Gela giocato domenica scorsa nella città della Contea e che, purtroppo, ha mantenuto le aspettative.
Si tratta di un livello che presuppone la facoltà di adottare restrizioni per garantire il sereno ed ordinato svolgersi dell’evento sportivo, quali la prevendita obbligatoria entro le ore 19.00 del giorno antecedente la gara per la tifoseria ospite, la nominatività dei tagliandi e la messa a disposizione di un congruo numero di volontari al fine di coadiuvare le forze dell’ordine.
Il Questore di Ragusa ha affidato la delicata direzione dei servizi al dirigente del Commissariato di Polizia di Modica, Lorenzo Cariola, a disposizione del quale, oltre agli agenti della Polizia di Stato, vi erano un congruo numeri di militari appartenenti all’Arma dei Carabinieri e alla Guardia di Finanza, nonché reparti specializzati nella gestione di eventi di ordine pubblico allo stadio.
Proprio nell’ambito di questi servizi preventivi di ordine pubblico la Polizia di Stato ha proceduto a trarre in arresto in flagranza di reato due giovani modicani di 22 e 25 anni, già sottoposti a D.A.S.P.O., appartenenti alla tifoseria organizzata locale.
Nello specifico i due sono stati arrestati per possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere in prossimità dello stadio e di vie destinate al transito di tifosi avversari. Nell’auto sono stati trovati una mazza, una bomba carta ed un coltello.
Per entrambi è scattato l’arresto in flagranza e sono stati quindi posti ai domiciliari. Sottoposti a giudizio direttissimo sono stati sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
Il ventiduenne era stato destinatario del provvedimento di divieto di accesso allo stadio in tempi recentissimi, a seguito segnatamente di denuncia subita in occasione della partita di andata a Gela, emanato dal Questore di Caltanissetta, mentre il venticinquenne, anch’egli già ritenuto pericoloso per l’ordine e la sicurezza pubblica, era sottoposto al D.A.S.P.O. con provvedimento emesso dal Questore di Messina.
Un terzo giovane, di 27 anni, è stato invece immortalato mentre lanciava i petardi, cercando di travisarsi il viso per rimanere ignoto. Gli agenti, tuttavia, avevano sin dal pre-filtraggio identificato tutti i tifosi ed erano quindi in possesso delle generalità di tutti, riprendendo in più fasi i supporters, sin dal loro arrivo a Modica.
Sempre grazie alle immagini registrate, è stato colto in flagranza di reato una quarta persona (ultras del Gela) mentre armeggiava con un fumogeno, cercando di nascondersi dietro gli striscioni appesi alla rete di delimitazione. Questi ultimi due soggetti sono stati arrestati in flagranza cosiddetta differita, come da normativa di contrasto alla violenza negli stadi.
In raccordo con l’Autorità Giudiziaria competente, il ventisettenne è stato successivamente rimesso in libertà in attesa di ulteriori accertamenti. Per l’altra persona fermata, è stata disposta l’udienza di convalida e poi sottoposta all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
Fattiva è stata la collaborazione fornita dagli agenti del Commissariato di Gela sia per l’identificazione dei rei che per l’ esecuzione degli arresti.
Sono in corso ulteriori accertamenti da parte del Commissariato di Modica in quanto all’atto dei controlli pregara ai tifosi del Gela venivano sequestrati oltre venti tubi in pvc, numerosi fumogeni e petardi che gli stessi intendevano introdurre indebitamente allo stadio.