“Lo sfruttamento del lavoro è duro a morire in Sicilia. A fronte del continuo emergere di casi è inaccettabile la carenza di ispettori del lavoro e la sostanziale indifferenza delle istituzioni. Così come è inaccettabile che nel tavolo regionale contro il caporalato siano assenti gli imprenditori”.
Lo dice il segretario generale della Flai Cgil Sicilia commentando l’operazione nel ragusano che ha mandato agli arresti domiciliari tre imprenditori.
“Noi – aggiunge Russo- riteniamo che sia fondamentale una presa di posizione degli imprenditori onesti, che subiscono peraltro la concorrenza sleale di chi non rispetta leggi e contratti”. Il segretario della Flai di Ragusa, Salvatore Terranova, è stato ricevuto dal Prefetto di Ragusa per discutere del persistere dello sfruttamento in agricoltura e delle possibili azioni da mettere in campo.”Non può esserci sviluppo- conclude Russo- senza il rispetto dei diritti e della dignità di chi lavora”.