Aci Castello, con un piatto di spaghetti uccide la zia per l’eredità

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Pasta spaghetti with tomato sauce and cheese served on plate.

Avrebbe provocato la morte di una prozia di 80 anni facendole ingerire del cibo, un piatto di spaghetti, che la donna non avrebbe dovuto mangiare dovendosi alimentare solo di omogeneizzati, per potersi accaparrare l’eredità.

È l’accusa contestata dalla Procura di Catania a una pronipote della vittima, che è stata arrestata da carabinieri della stazione di Aci Castello con il supporto di militari dell’Arma della compagnia di Acireale e di Asiago (Vicenza). La donna è stata posta ai domiciliari, con l’uso del braccialetto elettronico, accusata di circonvenzione di incapace e omicidio aggravato.

Secondo le indagini, l’anziana nella cassaforte avrebbe avuto un tesoretto di mezzo milione, frutto di dei risparmi di una vita.

Il progetto criminale della pronipote, ricostruisce la Procura di Catania, sarebbe stato «portato avanti facendo sottoscrivere un testamento pubblico con cui, revocata ogni precedente disposizione, la istituiva quale unica erede universale». Un atto, contesta la Procura, firmato due giorni prima del «triste epilogo, allorquando, contravvenendo alle prescrizioni mediche, avrebbe portato fuori a pranzo l’anziana, facendole mangiare cibi solidi, a seguito della cui ingestione l’anziana sarebbe poi deceduta dopo giorni di sofferenze».