25 favorevoli e 40 contrari: bocciato, con voto segreto, il disegno di legge per reintrodurre il voto diretto nelle Province in Sicilia.
La riforma delle Province era uno dei punti del programma elettorale del presidente della Regione Renato Schifani. Subito dopo la votazione con cui l’Assemblea ha bocciato il disegno di legge, il governatore ha abbandonato l’aula. Nella stanza del governo del Parlamento regionale si sono riuniti il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, il vice presidente della Regione con delega ai rapporti con l’Assemblea Luca Sammartino e il coordinatore siciliano di Forza Italia Marcello Caruso. A chiedere il voto segreto sono stati tredici parlamentari (ne servivano sette per regolamento), dodici dell’opposizione più Gianfranco Miccichè.
Al governo di Renato Schifani, sono mancati 11 voti. Al momento della votazione i presenti in aula erano 65 (votanti 65). La maggioranza contava su 36 deputati in aula (tre gli assenti), ma a favore della norma hanno votato 25 parlamentari; l’opposizione era in aula con 27 deputati (due gli assenti), più Gianfranco Miccichè del Misto: 40 i voti contrari.