“Nostro Signore Gesù Cristo, per intercessione di San Biagio vescovo e martire, ti liberi da ogni male e dal male di gola nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen”.
È stata questa la formula pronunciata più volte, sabato, in occasione della benedizione della gola alla fine di ogni celebrazione eucaristica per la festa liturgica di San Biagio, patrono della città di Comiso. La rettoria è stata assiepata da numerosi fedeli che con devozione hanno omaggiato il simulacro del vescovo di Sebaste, fin dalla prima messa mattutina.
Le celebrazioni eucaristiche sono poi proseguite nel corso della giornata. Quella delle 11 è stata presieduta dal vicario generale della diocesi, mons. Roberto Asta. Il rito della benedizione della gola viene effettuato appoggiando al collo del fedele due candele accese intrecciate tra di loro che ricordano il cavo orale. San Biagio, infatti, è protettore della gola.
Un altro momento significativo della festa liturgica di quest’anno è stato, inoltre, rappresentato dall’inaugurazione della nuova illuminazione artistica della facciata della chiesa. L’opera è stata donata da Piero Iurato e dai suoi figli Biagio Alessandro, Andrea e dal nipote Marco Fardella in ricordo di Biagio Iurato e Rosa Piluso, genitori e nonni dei benefattori, particolarmente devoti a San Biagio e assidui parrocchiani della chiesa Madre. Apprezzamento unanime per il tipo di lavoro svolto che ha reso la facciata senz’altro più suggestiva.