Si è svolta martedì scorso, al Municipio di Ragusa, la consueta Conferenza dei sindaci alla presenza del commissario straordinario Asp, Fabrizio Russo, e del direttore sanitario Asp, Raffaele Elia.
Per il Comune di Ragusa erano presenti il sindaco Peppe Cassì, l’assessore alla Sanità e presidente regionale Federsanità Anci, Giovanni Iacono, e l’assessore alle Contrade Andrea Distefano.
Tra i dati presentati, l’aumento dell’8% degli accessi nei Pronto soccorso della Provincia, con un incremento del 18% nel solo Pronto soccorso di Ragusa. Solo al 14% di questi accessi ha fatto seguito un ricovero ospedaliero.
“Più che un aumento diffuso delle emergenze – ha commentato l’assessore Iacono – è più plausibile ipotizzare un diverso atteggiamento dei pazienti, evidentemente più propensi a rivolgersi al Pronto soccorso anche quando basterebbe rivolgersi al proprio medico di famiglia. È opportuno quindi prevedere azioni di sensibilizzazione con tutti i vari soggetti coinvolti, dai Medici di medicina generale alla stessa popolazione”.
Nel corso dell’incontro l’Amministrazione comunale ha riproposto il tema della riduzione a Ragusa dei servizi del Centro Disturbi Cognitivi e Demenze (CDCD) e del Centro Diurno Alzheimer, con l’impegno, assunto dal Commissario Russo, di affrontare la problematica ed effettuare un incontro apposito già entro questo mese.
“Il Centro Disturbi Cognitivi solo nel 2023 ha registrato oltre 5.500 prestazioni, a dimostrazione dell’impatto in tante persone e famiglie: è una questione prioritaria”, ha proseguito l’assessore Iacono.
“Sulla problematica relativa alle ambulanze del 118 medicalizzate, per i quali è stato fatto rilevare che sempre più spesso il medico manca e vi è un solo infermiere al quale dovrebbe essere affiancato altro assistente oltre l’autista – continua l’assessore – la conferenza dei Sindaci e i vertici dell’ASP incontreranno, a stretto giro, i vertici della Società per l’esercizio dell’Urgenza Sanitaria (SEUS) dalla quale dipende il servizio 118″.
“L’altra questione- si legge ancora nel documento diffuso dal Comune di Ragusa- è quella di garantire la continuità assistenziale per la grave patologia del Linfedema e di altre patologie correlate al sistema linfatico. Le persone colpite da questa patologia invalidante hanno disagi ulteriori causati dalle prestazioni che vengono assicurate in maniera discontinua e invece richiedono la presa in carico del servizio fisioterapico. La direzione Sanitaria ha assicurato che provvederà a dare soluzione estendendo il servizio che oggi ha principalmente la sede specializzata di Comiso. In merito alla Radioterapia all’Ospedale Maria Paternò Arezzo, la conferenza dei Sindaci considera angusti, non idonei e non sufficienti i locali e si ha la preoccupazione che non appena si dovrà installare l’acceleratore lineare di ultima generazione acquistato dall’ASP con i fondi PNRR, i problemi si ingigantiranno. Si è chiesto quindi alla direzione sanitaria di trasferire la Radioterapia all’Ospedale Giovanni Paolo II. Il nuovo acceleratore lineare è una grande opportunità per i Cittadini, è a tre energie di fotoni ed è stato progettato per irradiare con elevata precisione i tumori insorgenti. Non appena messo in funzione eviterà a molte persone di andare fuori provincia per farsi curare e fare i trattamenti. La direzione sanitaria ha riferito di avere già un progetto strutturale per rendere più estesi e funzionali i locali.”
La conferenza ha infine deliberato di invitare l’Assessore regionale alla sanità a Ragusa per dibattere sull’attuazione della riforma dei servizi territoriali in provincia di Ragusa.