La festa continua a rimanere molto semplice. Ma, al contempo, è in grado di esprimere una religiosità popolare alquanto sentita dai ragusani. I quali sono molto legati alla santa siracusana. La testimonianza più concreta, lungo questa direzione, è il fatto che, negli anni scorsi, ad accendere i ceri per rendere onore alla santa siracusana sono stati a migliaia. La chiesa di Santa Lucia, in corso Mazzini, tra il centro storico superiore e il primo nucleo di case del quartiere barocco, da cui si gode una vista fantastica di Ibla, è una rettoria della chiesa di Santa Maria delle Scale. “Il cuore della festa – chiarisce il parroco don Giuseppe Burrafato – è rappresentato dalle celebrazioni del 13 dicembre. Anche se le stesse saranno arricchite con altri appuntamenti religiosi nei giorni antecedenti”. A cominciare dalla preghiera del Rosario e dalla coroncina a Santa Lucia in programma domani, alle 10,15, che segnerà il via ai festeggiamenti. A seguire ci sarà la celebrazione della santa messa presieduta dal canonico sacerdote Giuseppe Cabibbo. Tra le novità di quest’anno il fatto che in serata, alle 19,30, ci sarà il concerto d’organo tenuto dal maestro Alessio Cappello. Lunedì, invece, la preghiera del Rosario e la coroncina a Santa Lucia si terranno alle 17 mentre mezz’ora dopo è in programma la celebrazione eucaristica presieduta dal canonico sacerdote Giovanni Cavalieri. Sarà riproposta, poi, quest’anno la sagra della Cuccìa, giunta alla quarta edizione. Si terrà dalle 16,30 alle 21,30 sul sagrato della chiesa.