Oltre quattro anni dopo l’inizio dell’iter giudiziario legato ad un’indagine avviata nel settembre 2019 dal Comando dei Carabinieri di Pedara, il presidente della IV sezione penale del Tribunale di Catania ha assolto il cuoco Carmelo Chiaramonte da tutte le accuse relative alla detenzione di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio e al loro utilizzo in alimenti addizionati, che tanto danno hanno recato alla sua immagine personale e professionale.
Difeso dall’avvocato Rita Faro, lo chef Chiaramonte si è sempre dichiarato estraneo a tutte le accuse mosse nei suoi confronti, chiarendo in tutte le sedi che nel periodo dell’indagine era impegnato ad approfondire gli aspetti relativi all’effetto terapeutico della cannabis senza THC come terapia del dolore e in particolare gli aspetti legati ai benefici della sostanza tramite la somministrazione, con specifico riferimento ai regimi alimentari dei malati oncologici.