La Polizia di Stato ha tratto in arresto una donna comisana di 66 anni, dando attuazione al provvedimento di Ordine per Espiazione di Pena Detentiva in Regime di Detenzione Domiciliare.
L’attività investigativa ha consentito ai poliziotti di delineare l’indole delinquenziale della donna che era stata tratta in arresto a Scicli nel 2013 per il reato di estorsione compiuto nei confronti del compagno, un uomo di 72 anni, per lungo tempo circuito e successivamente minacciato con l’unico intento di estorcergli del denaro.
La donna, ormai pensionata, era nota alle Forze dell’ordine per aver compiuto a Comiso diversi reati contro il patrimonio e lo scorso mese di luglio era stata denunciata dalla Polizia di Comiso per il reato di furto.
L’excursus sulla condotta tenuta della donna, le sue conoscenze e frequentazioni con pregiudicati, la sua indole alla commissione di reati ripetuti dopo il suo arresto, la mancanza di un lavoro necessario per il suo sostentamento di vita, ha fatto rilevare la sua pericolosità sociale e la spiccata propensione a delinquere che con una corposa informativa è stata segnalata al Tribunale di Sorveglianza.
Gli elementi acquisiti dai poliziotti di Comiso sono stati valutati dall’Autorità Giudiziaria che ha revocato il provvedimento dell’affidamento in prova al servizio sociale che era stato avanzato dall’interessata in via principale, adottandone uno maggiormente afflittivo.
Per l’esecuzione dell’Ordine per Espiazione di Pena Detentiva in Regime di Detenzione Domiciliare gli uomini del Commissariato avviavano le ricerche e la donna, nonostante fosse residente a Comiso, è stata rintracciata dagli agenti in località di Ispica presso l’abitazione del suo convivente e, a seguito delle disposizioni dell’Autorità Giudiziaria, sottoposta al regime di detenzione domiciliare presso la sua abitazione di residenza.