Reati contro il patrimonio, due arresti della Polizia a Comiso

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La Polizia di Stato-Commissariato di Comiso- ha eseguito due ordini di carcerazione nei confronti di altrettanti uomini che sono stati ristretti al carcere di Ragusa su disposizione della Procura della Repubblica di Ragusa.

Il primo provvedimento restrittivo è scaturito dalla condanna definitiva emessa dalla Corte di Appello di Catania a carico di un comisano di 42 anni per reati contro il patrimonio. L’uomo dovrà adesso scontare la pena di 7 anni di reclusione con interdizione dai pubblici uffici per 5 anni e la pena pecuniaria di 1.000 euro.

In particolare, l’uomo nel 2015 si era reso responsabile, in concorso con altri soggetti pregiudicati, di una lunga serie di furti di rame e cavi elettrici in danno di impianti destinati alla pubblica illuminazione ed aziende private, per i quali gli agenti del Commissariato di Comiso lo avevano più volte denunciato all’Autorità Giudiziaria.

I furti erano stati messi a segno nei comuni di Comiso, Acate e Chiaramonte Gulfi e le responsabilità dei rei erano state acclarate solo grazie ad una intensa attività investigativa arricchita da riscontri oggettivi, tant’è che in più occasioni era stata anche rinvenuta la refurtiva e l’uomo era stato denunciato anche per ricettazione e per incendio seguito da danneggiamento, sempre in concorso con altri soggetti dediti a queste attività illecite.

Nei giorni scorsi l’uomo, sebbene residente a Comiso, è stato rintracciato dalla Polizia a Vittoria,  dove si trovava per altri motivi, ed immediatamente  condotto al Commissariato di Comiso. Subito dopo è stato condotto al carcere di Ragusa.

Il secondo ordine di esecuzione riguarda invece un comisano di 48 anni, con pregiudizi di polizia per reati contro il patrimonio, la persona e in violazione della normativa sulle armi, che dovrà scontare quasi 4 anni di reclusione a seguito della sentenza definitiva di condanna per un cumulo di reati commessi nel 2010 e nel 2015.

Nel 2010 l’uomo era stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per lesioni aggravate mentre nel 2015 era tratto in arresto in flagranza di reato per porto abusivo di arma dagli uomini del Commissariato di Vittoria che, in occasione di una perquisizione veicolare, avevano rinvenuto una pistola con matricola abrasa e relativo munizionamento.

Espletate le formalità di rito, anche lui è stato accompagnato al carcere di Ragusa.