Gattino lanciato in aria e fatto cadere sulla pancia: LNDC sporge denuncia

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LNDC Animal Protection ha ricevuto la segnalazione di un video inquietante e drammatico, pubblicato su un profilo social privato. Da alcune informazioni pare che questo grave episodio si sia verificato nel Ragusano. Nel video, si vede una persona presumibilmente minorenne nella sua cameretta che prende in mano un gattino di pochi mesi e, ridacchiando e dicendo “poverino”, lo lancia in aria lasciandolo cadere a peso morto sul pavimento da oltre 2 metri di altezza. Il gattino atterra sulla pancia, sembra sbattere anche la testa, non riuscendo a mettersi sulle zampe, in quanto ancora troppo giovane. Il video termina con questa persona che ride guardando in camera.

Si tratta dell’ennesimo caso di violenza sugli animali da parte di giovani ragazzi spesso minorenni, come nel caso della capretta uccisa ad Anagni, del riccio usato come un pallone da calcio a Bolzano, del cane picchiato e ferito da un gruppo di ragazzini in provincia di Taranto, del coniglio ucciso da alcuni bambini nel veronese, e di tanti altri. Un’epidemia di violenza inarrestabile che si sta diffondendo in tutto il Paese e che purtroppo non sta generando l’indignazione e le reazioni politiche e giuridiche che dovrebbe. 

Ci troviamo ad affrontare una vera e propria emergenza e la cosa più inquietante è che nessuno sembra dare a questo problema la giusta importanza. Una generazione di bambini e ragazzi così violenti e sadici nei confronti degli animali dovrebbe destare una forte preoccupazione in primis per quello che viene fatto a queste povere creature indifese, ma anche in vista di ciò che questi giovani possono diventare da adulti. Ormai la letteratura scientifica sulla correlazione tra violenza sugli animali e violenza sugli umani è consolidata e questi episodi in età giovanile possono essere predittivi di un comportamento sociopatico in età adulta che può avere effetti devastanti. Non si tratta di bravate o di ragazzate, ma di crudeltà vera e propria che denota una totale mancanza di empatia. Viene da chiedersi dove siano le famiglie in tutto questo e che tipo di educazione stiano dando a questi giovani“, commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection.