Divieto vendita alcolici, Santa Croce proroga e potenzia l’ordinanza

91

A seguito degli effetti, giudicati positivi, legati al  precedente provvedimento del sindaco Peppe Dimartino che disponeva il divieto a partire dalle 18,00 e fino alle 7,00 del mattino successivo, dal lunedì al sabato di divieto vendita alcolici,  è stata pubblicata la nuova ordinanza che anticipa di un’ora (dalle ore 17,00) il divieto e che aggiunge anche l’intera giornata della domenica.

“Ci siamo accorti – rileva il primo cittadino – che l’ordinanza ha avuto il beneficio che ci aspettavamo. Ci sono minori assembramenti di persone intente a bere e c’è meno propensione a commettere reati come risse ma anche schiamazzi nei luoghi pubblici, tra l’altro anche in orari in cui le nostre vie e le nostre piazze sono frequentate da famiglie e da bambini. Anche per questo motivo abbiamo deciso di aggiungere il giorno della domenica, proprio perché lo riteniamo assolutamente importante in questo tipo di visione di città che vogliamo”.

Nell’ordinanza pubblicata questa mattina, il primo cittadino vieta altresì di realizzare assembramenti, anche occasionali, non finalizzati alla corretta fruizione sociale delle aree. In particolare è vietata la vendita di bevande alcoliche di qualsiasi qualità, quantità e gradazione presso tutti i pubblici esercizi e i distributori automatici (cosiddetti H24).

“Abbiamo già detto più volte dal nostro insediamento che vogliamo una città sicura e stiamo facendo tutto quello che possiamo per potere realizzarlo. Precisiamo che, come per la precedente ordinanza, questo divieto non sarà attivo nel caso in cui la vendita e la conseguente consumazione avvengano all’interno dei pubblici esercizi autorizzati ed esclusivamente in contenitori di plastica nelle pertinenze esterne occupate in concessione ed inoltre in eventi e manifestazioni organizzati o patrocinati dal Comune, fermo restando l’obbligo di utilizzare esclusivamente contenitori di plastica”.

Da questo divieto restano escluse le bevande alcoliche acquistate dal cliente, presso gli esercizi commerciali, all’interno di una spesa complessiva che comprenda anche altri generi alimentari e beni di consumo per un valore almeno pari a quello delle bevande alcoliche acquistate. Alle pizzerie, ai panifici, alle gastronomie ed alle rosticcerie è consentita la vendita per asporto di bevande alcoliche unitamente agli alimenti acquistati.