Regole chiare per la tutela e la salvaguardia dei caratteristici muri a secco presenti su tutto il territorio provinciale. Ad intervenire sull’argomento è il consigliere comunale di Territorio a Ragusa Angelo La Porta che suggerisce una normativa che dovrebbe obbligare i cittadini a ripristinare i muri a secco, in modo tradizionale, su strade urbane ed extraurbane. Il muretto a secco rappresenta un bene paesaggistico e culturale da conservare e tramandare, ed è fondamentale apprezzarne il valore.
“In diverse zone del nostro territorio comunale e provinciale -commenta La Porta – l’incuria e la mancanza totale di norme a salvaguardia di queste costruzioni hanno cambiato e stanno modificando in peggio ed in modo durevole la tipologia e l’assetto del territorio. Per fare un esempio, alle porte di Marina di Ragusa, in via Donnalucata, oppure nella ex SP 111 adesso comunale, muri a secco perimetrali, ancora esistenti, di contenimento che delimitano le stradi comunali, quindi prospicienti alla strada pubblica, sono completamente ammalorati o crollati e rimangono in questo stato senza che vi sia alcuna azione dell’Amministrazione comunale al fine di tutelare il territorio stesso e la pubblica incolumità. In mancanza di una normativa o regolamento comunale – continua La Porta – il privato realizza, impropriamente, tutt’altra tipologia di muro. In tal senso, le ordinanze contingibili ed urgenti, che pure esistono, cioè le diffide indirizzate ai proprietari dovrebbero essere adottate dall’amministrazione comunale a tutela non solamente dell’incolumità pubblica ma anche per la salvaguardia ed il decoro dell’aspetto territoriale e dei muri a secco in particolare”.