La problematica delle fumarole preoccupa sempre più i cittadini che vivono nella fascia trasformata e che ogni sera e notte sono costretti a barricarsi in casa per evitare di respirare i fumi tossici prodotti da chi brucia ogni genere di rifiuto, nella maggior parte dei casi derivanti dalle serre.
Riccardo Zingaro, coordinatore provinciale Oipa Ragusa- ha deciso di andare oltre la lamentela su Facebook e dopo aver realizzato, purtroppo senza che nulla accadesse, decine di video-denuncia ha scelto di dare vita ad una petizione. (Qui il link per sottoscriverla: https://www.change.org/p/lotta-alle-fumarole-ciaveterottoipolmomi?recruiter=898424687&recruited_by_id=710210d0-b287-11e8-b387-5dcfe44a6130&utm_source=share_petition&utm_campaign=share_for_starters_page&utm_medium=facebook)
“Ogni notte- scrive Zingaro- siamo costretti nella fascia trasformata a chiudere le finestre per non respirare i fumi tossici dovuti alla combustione illegale degli scarti derivanti dagli impianti serricoli. Plastica, polistirolo, bidoni di fitofarmaci, piante estirpate con fili di nylon… L’intensificazione dei processi agricoli nella Fascia trasformata che interessa le provincie di Ragusa e Caltanissetta, fa sì che sempre più scarti di questo tipo restino in giacenza nei terreni abbandonati. Il tutto, perché in quarant’anni la politica locale non è riuscita ad attivare dei centri di raccolta legalizzati”.
“La ricaduta sulla qualità di vita di ogni forma vivente- aggiunge Zingaro- viene gravemente compromessa, ogni giorno. Il rischio di un incremento sostanziale di questi prodotti, mette a serio rischio il futuro del pianeta. Chiediamo pertanto alle forze politiche locali regionali nazionali di istituire un’organizzazione di concertazione di vigilanza, controllo su questo grave fenomeno attivando il dialogo con le associazioni di categoria, ed ambientale”.