“Le proteste per chiedere una sanità migliore nella vicina Vittoria toccano anche il territorio di Acate. Il tema è delicato perché si parla della salute dei cittadini e sono e sarò sempre il primo a fare sentire la mia voce in rappresentanza degli acatesi in tutti i tavoli. Una voce che deve essere netta e decisa ma che non sarà mai fuori dalla misura istituzionale“.
Così il sindaco di Acate, Gianfranco Fidone, pur senza mai citarla direttamente interviene sulla protesta organizzata dal sindaco di Vittoria, Francesco Aiello, per chiedere un miglioramento della sanità siciliana.
Aiello, al termine del sit-in organizzato davanti alla Guardia Medica, aveva persino dato un nome a questa battaglia: “u carricuni” e aveva annunciato la costituzione di un Comitato Cittadino e l’invio di una lettera all’Anci per chiedere la mobilitazione dei sindaci siciliani sulla questione Sanità. Lo stesso aveva poi lanciato un appello ai deputati nazionali e regionali, spiegando di aver ricevuto una lettera di sostegno solo dall’onorevole Nello Dipasquale.
Silenzio anche dagli altri sindaci. Solo il primo cittadino di Acate, infatti, è finora intervenuto. A suo dire, però, l’approccio deve essere diverso: “credo che le battaglie, per essere efficaci e concrete, debbano seguire i canali istituzionali e la volontà di dialogo, senza contrapposizioni e senza demagogia. La strada per chiedere risposte è sempre quella del confronto e non dello scontro frontale con le istituzioni. Se la strada intrapresa è quest’ultima, io sarò sempre disponibile a fare battaglie comuni. Ma se le premesse sono quelle delle allusioni e delle dichiarazioni fuori dalle righe sono convinto che la battaglia non sarà vincente. Io convintamente, con garbo istituzionale, porterò le istanze del territorio, che va dall’Ippari al Dirillo, nelle sedi opportune con fermezza e pretendendo rispetto per i cittadini”.
A giudicare la battaglia giusta nel merito ma non nel metodo anche l’ex candidato sindaco di Vittoria per il Movimento 5 Stelle, Piero Gurrieri. In particolare, in un lungo post su Facebook, Gurrieri ha prima raccontato quello che non va nella sanità iblea citando le lunghe file d’attesa per gli esami diagnostici e le visite specialistiche, le code e l’attesa di ore nei pronto soccorso, e poi ha parlato della proposta dichiarando: “bene il sindaco che l’ha promossa, ma non c’erano altri politici che poi son quelli dei partiti che gestiscono la baracca sanità. Sarei andato anch’io perché condivido in tutto e per tutto la protesta, ma mi è stato impossibile”. Lo stesso, poi, aggiunge: “Non è questione di ‘Carricuni’, che fa anche un po’ ridere. Si metta piuttosto la fascia, chiami tutti i colleghi e dicano al direttore generale della sanità iblea che se non mette subito a posto le liste d’attesa, garantendo nei tempi giusti le prestazioni, gli occupano la direzione generale e, in aggiunta, li denunciano tutti”.