Firmato ieri, in Prefettura, un Accordo di collaborazione riguardante la disponibilità di professionalità del Comune di Ragusa e della Soprintendenza BB.CC. a cui affidare il ruolo di Responsabile del procedimento per l’esecuzione degli interventi di manutenzione, di recupero e di restauro conservativo di quattro chiese appartenenti al patrimonio del Fondo Edifici di Culto, finanziati con risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)/M1C3 – Investimento 2.4: “Sicurezza sismica nei luoghi di culto, restauro del patrimonio del FEC e siti di ricovero per le opere d’arte”.
A siglare l’accordo, il prefetto Giuseppe Ranieri, il sindaco di Ragusa Giuseppe Cassì e il sovrintendente per i Beni Culturali e Ambientali di Ragusa, Antonino De Marco.
Per gli interventi, che riguarderanno la Chiesa di SS. Maria del Carmine di Ragusa, la Chiesa di S. Francesco d’Assisi di Ragusa, la Chiesa di S. Anna di Monterosso Almo e la Chiesa S. Maria Maddalena e relativo convento dei Cappuccini di Vittoria, per un totale di 4.741.743 euro, l’Amministrazione del Fondo edifici di culto, facente capo al Ministero dell’Interno, in qualità di Soggetto Attuatore, si è avvalso – al fine di accelerare le procedure d’investimento – del supporto tecnico operativo prestato da Invitalia S.p.A., che ha curato la predisposizione, indizione e aggiudicazione delle procedure di appalto.
Le funzioni e i compiti dei RUP, individuati con l’Accordo odierno per l’esecuzione degli appalti in questione, saranno disciplinati con appositi incarichi che verranno conferiti dalla Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Ragusa in relazione alla peculiarità degli interventi previsti.
Con i fondi PNRR sono state, inoltre, finanziate altre tre Chiese del FEC, la Chiesa di S. Maria delle Grazie del Patriarca di Vittoria, la Chiesa di S. Maria delle Grazie di Comiso e la Chiesa della Madonna del Carmine di Scicli, per un totale di 1.080.000 euro.
“Il documento sottoscritto – come dichiarato dal Prefetto – rappresenta uno strumento importante che testimonia ancora una volta la fattiva sinergia inter-istituzionale, finalizzata non solo al recupero del patrimonio ecclesiastico di proprietà del FEC che insiste in provincia di Ragusa, ma anche ad assicurare l’ottimale e tempestivo impiego delle risorse stanziate nel PNRR per finalità che favoriscono, nel loro insieme, la valorizzazione del territorio”.