Il Comune di Scicli ha ricevuto numerose segnalazioni, oggi, relative alla presenza di meduse nella zona di Playa Grande.
Le meduse urticanti presenti nelle coste ragusane sono molto comuni e appartengono alla specie Pelagia Noctiluca.
L‘invito che il Comune rivolge ai bagnanti è di prestarvi attenzione evitandone il contatto ma al tempo stesso di rispettarle. Accade infatti che quando spiaggiano vi siano atteggiamenti impropri di accanimento, del tutto contrari al rispetto dell’ecosistema marino.
Inconfondibile per la sua colorazione, la Pelagia noctiluca ha ombrello marrone-rosato o rosa-violetta di circa 10 centimetri di diametro, traslucido, composto da 16 lobi da cui partono 8 lunghi tentacoli retrattili, molto urticanti e semi-trasparenti, che partono dai bordi e si possono estendere fino a 2 metri.Le braccia orali, dello stesso colore dell’ombrello, sono lunghe fino a circa 30 centimetri. La definizione di noctiluca deriva dall’iridescenza, di colore verde, di cui è dotata, che ne farebbe vedere i riflessi nell’acqua anche di notte.
Sintomi del contatto:
Viene immediatamente avvertito un bruciore che col passare delle ore può provocare vere e proprie ustioni indelebili. Questo accade perché la medusa si difende espellendo cellule urticanti alla velocità di 3 millisecondi grazie alla pressione dell’acqua contenuta nei tentacoli.
Cosa fare in caso di contatto:
Bisogna evitare di toccare la parte interessata dallo spruzzo del liquido urticante e, una volta usciti dall’acqua, sciacquarla abbondantemente con acqua salata (quella dolce potrebbe aumentare i sintomi). Non bisogna applicare ammoniaca, come spesso si crede, né utilizzare impacchi di aceto bianco o utilizzare urina sulla parte lesa. I bendaggi inoltre rischiano di non far respirare la pelle e di tenere ancora in circolo il veleno iniettato.
Bisogna applicare un gel astringente al cloruro di alluminio che lenisce il prurito, blocca l’espansione ed assorbe gli essudati delle vescicole. Se invece la Pelagia noctiluca è entrata in contatto con una parte più ampia, bisogna recarsi ad un pronto soccorso, specie se si manifestano sintomi più gravi come nausea, tachicardia, cefalea, vomito, vertigini, dispnea: accade quando un bagnante finisce per entrare in contatto diretto con una o più meduse. In questo caso, il rischio è lo shock anafilattico. Ultima raccomandazione: bisogna evitare di esporsi al sole dopo il contatto con una medusa.