Ha fatto attraversare la magia, ha sedotto i palati, ha stuzzicato le papille gustative, ha fatto ballare e vivere una bellissima serata di inizio agosto. Con tutte queste conferme è andata in archivio la settima edizione di Shà, la festa degli champagne organizzata dalla famiglia Pennisi a Shalai, a Linguaglossa proprio alle pendici dell’Etna.
Ieri sera, in una bellissima cornice in cui sono state ricreate le atmosfere che si respiravano nelle sale da pranzo e da ballo narrate tra le pagine de Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, ogni elemento sembrava ideato proprio per creare quelle nuance e quell’ambiente intimo ed elegante, ricercato e seducente, grazie alla magistrale interpretazione di Enzo Mosca e dello staff di ENMO che hanno curato gli allestimenti.
Cavalli di battaglia i piatti che appositamente ha ideato lo chef Giovanni Santoro che in linea con le ambientazioni della serata ha preso spunto da quello che si offriva nei ricevimenti offerti da don Fabrizio Corbera principe di Salina. In degustazione, il Timballo de Il Gattopardo, il raviolo ripieno di ricotta con un ragù di carne, le costolette di agnello, il macco di fave e tanti altri piatti, alcuni propri della tradizione siciliana più autentica, altri citati nelle pagine del romanzo e proposti con una sapiente lavorazione delle materie prime nella versione dello chef Santoro.
Grande tripudio per il buffet di dolci dove ha trionfato la Cassata siciliana, il dolce immancabile, ieri come allora, sulle tavole dei siciliani quando c’è qualcosa da festeggiare.
Il percorso è stato scandito dalle bottiglie magnum di champagne in degustazione, dieci ricercate maison che hanno arricchito di bollicine, di brindisi e di eleganza la festa di Shà. Come sempre a fianco della famiglia Pennisi, lo staff del Morgana, storico cocktail bar di Taormina, che ha proposto, come ogni anno, drink inediti legati a Shà, al tema dell’edizione 2023 e ai piatti proposti da chef Giovanni Santoro.
“Anche quest’anno ci abbiamo creduto e abbiamo dato il massimo per avere un’edizione che fosse diversa dalle precedenti e sempre più in linea con il senso di accoglienza, ospitalità, glamour e magia che Shà intende offrire ai propri ospiti – così Luciano Pennisi, general manager delle società di famiglia – Shà sin dalla prima edizione l’abbiamo considerata la festa della famiglia Pennisi insieme agli amici di vecchia data e a quelli che anno dopo anno si aggiungono. Abbiamo sempre pensato a Shà come ad un evento che contribuisse ad accendere i riflettori sull’Etna proprio per scardinare l’idea che questi territori si vivano esclusivamente nei mesi autunnali ed invernali. Oggi Shà è una certezza e questo ci consente di poter programmare, già dal giorno dopo, la prossima edizione che sarà certamente ancora più frizzante e ricercata affinchè il ricordo sia sempre più condiviso. Crediamo profondamente nell’accoglienza e Shà – ha concluso Pennisi – è l’ulteriore biglietto da visita che ci consente di poter condividere ciò che abbiamo nel nostro DNA”.