Cala il sipario su Scenari 2023, edizione record a Modica

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L’ultimo fine settimana di luglio ha salutato l’edizione di Scenari 2023. Un’edizione destinata a scrivere righe della storia culturale della città di Modica. Per la statura dei suoi ospiti, per il profilo dei suoi contenuti, per l’enorme presenza di spettatori che ha richiamato nelle location scelte per gli eventi e perché ha mostrato che a Modica, un’idea importante e bella come quella di Piera Ficili, sa mettere insieme consenso e contenuti, pubblico e privato in una combo perfetta. “La mia soddisfazione è palese. Perché quello per cui mi spendo, è cercare di dare un sostegno, una spinta, un aiuto, il mio contributo alla crescita del nostro territorio e della nostra Città, insieme a Tonino Cannata, sovrintendente della Fondazione Garibaldi ed eccellente compagno di viaggio. I libri, chi li scrive, chi ne parla, sono elementi che richiamano e che servono a veicolare la nostra identità. Sono davvero felice che ognuno degli ospiti se ne sia tornato a casa con un pezzo di Modica nel cuore e felice di averglielo regalato. Scenari 2023, ha dimostrato che Modica è questo e tanto altro”.

Le parole di Piera Ficili, direttore artistico e anima di Scenari 2023, salutano l’ultimo atto dei quattordici eventi e di quindici protagonisti che hanno richiamato migliaia di spettatori nelle quattro location scelte: le scalinate di San Pietro e San Giovanni, l’atrio di Palazzo San Domenico e il cortile dell’ex convento del Carmine.

Venerdì 28 luglio, scalinata di san Pietro grondante di gente per Malika Ayane e il suo libro ‘Ansia da felicità’. Raccontato con leggerezza, Malika Ayane, ha catturato per simpatia e disponibilità, ammaliata da Modica e dall’affetto che gli spettatori le hanno mostrato, ricambiato da tanta affabilità.

Sabato 29 luglio, è stata Daria Bignardi a prendersi la scena nell’atrio di Palazzo San Domenico, con ‘I libri che mi hanno rovinato la vita’. Un testo che la racconta e dove si racconta. Parlando a tratti della sua vita ma, soprattutto, del suo rapporto con i libri che hanno segnato il suo incedere e la sua passione per i personaggi di quei libri.

Domenica 30 luglio, finale col botto e con un superbo Fabio Genovesi. Bravo, bravissimo nel raccontare il suo ‘Oro puro’. Il pubblico dell’atrio di Palazzo san Domenico, ha più volte interrotto Genovesi con applausi a scena aperta, sottolineandone l’empatia e la straordinaria capacità di inter-relazionarsi con loro.