Un uccello marino è stato salvato ieri pomeriggio a Donnalucata grazie ad un intervento dell’Oipa di Ragusa.
L’animale, in evidente difficoltà, è stato notato da una turista che ha subito chiamato l’Organizzazione internazionale protezione animali. Sul posto si è quindi recato Riccardo Zingaro, delegato dell’Oipa a Ragusa: “l’animale- racconta a Ragusah24– era intrappolato da ore sugli scogli. Aveva lenza e amo conficcati in bocca. Con delle manovre delicate, che ho imparato al corso di primo soccorso veterinario, e con un estrattore siamo riusciti a toglierglielo dalla bocca. Per fortuna l’amo, con tutta la lenza, si era conficcato nella sacca laterale e non aveva quindi intaccato la lingua o altri organi con capillari. L’uncino era enorme, grosso come un dito. Una volta finite le manovre di soccorso, abbiamo quindi rifocillato l’animale e rimesso in libertà”.
L’episodio di ieri rileva una pessima abitudine di alcuni pescatori che vanno sulla scogliera: abbandonare sul posto lenze, ami, bigattino e tutto il materiale utilizzato per pescare.
“L’animale- racconta Zingaro- ha sicuramente visto il bigattino (l’esca) ed ha quindi tentato di mangiarlo, finendo per ingoiare anche lenza e amo. Sarebbe presto morto fra atroci sofferenze, anche a causa delle alte temperature di questi giorni. Facciamo quindi un appello a questi pescatori: non abbandonate le attrezzature sugli scogli. Non solo perché inquinano, ma perché risultano mortali per gli uccelli marini”.