Quattro anni senza Alessio e Simone, oggi la messa nella Basilica

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foto tratta dalla pagina FB Vittoria Cattolica

Si terrà pomeriggio alle ore 19, nella Basilica di San Giovanni Battista di Vittoria, la celebrazione eucaristica in ricordo di Alessio e Simone D’Antonio. Oggi, infatti, ricorre il quarto anniversario della loro tragica morte.

“Si dice che i bambini- riporta la pagina Facebook ‘Vittoria Cattolica’ siano gli angeli custodi di questa terra. Da quattro anni Dio ha chiamato Simone e Alessio perché potessero continuare a servirlo nella gioia senza fine e ricevere il premio dei giusti. Dio, che è sapienza infinita e lealtà suprema, ha mantenuto le sue promesse destinandoli ad una dimora di luce e di pace. Perdonaci o Signore”.

A presiedere la celebrazione sarà l’arciprete parroco don Salvatore Converso.

Era l’11 luglio del 2019 quando i due cuginetti D’Antonio vennero letteralmente falciati da un Suv alla cui guida c’era Rosario Greco. I bambini erano seduti a godersi un po’ di frescura sul marciapiedi di fronte all’abitazione di uno dei due. La strada, in quel tratto, è strettissima. Greco, secondo l’accusa a causa della folle velocità e delle sostanze assunte, perse il controllo del mezzo che salì sul marciapiede e travolse i piccoli.

Quattro anni dopo quella terribile sera, la pagina giudiziaria continua, lentamente, il suo percorso. Come vi abbiamo raccontato il mese scorso, saranno infatti giudicati il 3 maggio del 2024 due degli occupanti del Suv che per l’accusa aprirono le portiere e scapparono invece che fermarsi e prestare soccorso.

Il giudice unico del Tribunale di Ragusa, Vincenzo Ignacolo, aveva acquisito il fascicolo del pm aggiornando l’udienza su istanza della difesa. Il Comune di Vittoria si è costituito parte civile con l’avvocato dell’ufficio legale, Lucia Sidoti.

Angelo Ventura, Alfredo Sortino e Rosario Fiore, lo ricordiamo, sono finiti sotto processo davanti al giudice monocratico Vincenzo Panebianco per omissione di soccorso. I primi due, difesi dall’avvocato Italo Alia, dopo lo stralcio sono comparsi davanti al giudice Ignaccolo. Definita, invece, la posizione di Fiore, difeso dall’avvocato Massimo Alì del Foro di Caltagirone. Sempre con l’abbreviato è stato condannato a sei mesi, pena sospesa.

Rosario Greco, ai domiciliari dal primo giugno dello scorso anno, è intanto in attesa della nuova decisione della Suprema Corte di Cassazione dopo che una prima volta i giudici romani hanno annullato la sentenza della Corte d’appello di Catania che aveva confermato la condanna di primo grado. Alla base della scelta della Suprema Corte il fatto che non fosse stata motivata bene la scelta di non accogliere la richiesta di perizia psichiatrica avanzata dalla difesa. In primo grado Greco è stato condannato a 9 anni per duplice omicidio stradale.