Oggi alle 16 un sit in si terrà ad Acate davanti all’abitazione di Daouda Diane, l’ivoriano scomparso il 2 luglio dello scorso anno. È stato organizzato dall’Usb.
Daouda, 37 anni nel 2022, lavorava come mediatore culturale, con una regolare assunzione e arrotondava con alcuni lavoretti in nero, tra cui quello in un cementificio. Quel sabato 2 luglio si era recato al cementificio. Dopo quella mattina nessuno lo ha più visto. E il suo cellulare, dal primo pomeriggio, risulta spento e non è mai stato trovato. Con quel cellulare Daouda aveva mandato dei video dall’interno del cementificio, uno aveva anche raggiunto il fratello in Costa d’Avorio. Denunciava le difficili condizioni di lavoro, il selfie lo riprendeva con un martello pneumatico in mano, all’interno di una betoniera.
Nella sua casa sono stati trovati del denaro, il portafoglio, i documenti, il biglietto aereo perché il 22 luglio Daouda voleva far ritorno in patria per rivedere la moglie e il figlioletto di 7 anni. L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Silvia Giarrizzo, è ancora aperta.