E’ Comiso il comune capofila del Siru-Val di Noto, composto da 13 comuni, alcuni della provincia iblea, altri del siracusano. La presidenza è stata quindi affidata al sindaco di Comiso, Maria Rita Schembari.
“Il Siru – spiega Schembari – cioè il sistema intercomunale di Rango Urbano “Val di Noto”, è lo strumento di cui ci siamo dotati per potere aggredire tutti quei finanziamenti disponibili, da quelli europei fino a quelli regionali. Le coalizioni di comuni incluse nei Sistemi Intercomunali di rango urbano – SIRU e nelle isole minori siciliane, potranno trovare opportunità di finanziamento nel PR, attraverso uno specifico approccio territoriale al di fuori dell’Obiettivo Strategico. I 13 comuni che il 27 giugno hanno sottoscritto la convenzione – dichiara ancora il primo cittadino di Comiso-, hanno alcune caratteristiche e sicuramente i requisiti necessari previsti nella normativa. Ad esempio, l’esistenza sui territori delle ‘porte d’accesso’. Il comune di Comiso, come Pozzallo, sono porto d’accesso rispettivamente per l’insistenza dell’aeroporto e del porto. Oltre a questi due comuni, fanno parte del SIRU Acate, Chiaramonte, Ispica, Monterosso Almo, Buccheri, Buscemi, Noto, Pachino, Palazzolo Acreide, Porto Palo di Capo Passero, Rosolini. Proprio il sindaco di Rosolini, Giovanni Spadola, è stato eletto vicepresidente”.
L’ufficio del SIRU ha sede a Comiso che metterà a disposizione, con il contributo degli altri enti locali che hanno aderito, uno staff di figure professionali ed altamente qualificate.
“È un passo importante – aggiunge il sindaco di Comiso – che ci consentirà di utilizzare, con progetti di diverso ambito, un plafond disponibile di circa 30 milioni di euro. Ci impegneremo tutti – conclude Maria Rita Schembari- e sicuramente ognuno dei 13 comuni farà la propria parte”.