Accusati di estorsione, a settembre la parola passa alla difesa dei Consalvo

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Immagine di repertorio

Sono state rinviate al 22 settembre le arringhe difensive nel processo ai danni di Giacomo e Michael Consalvo, padre e figlio vittoriesi di 65 e 31 anni. Sono accusati di estorsione.

Il procedimento si sta svolgendo davanti al collegio penale presieduto dal giudice Vincenzo Panebianco, a latere Elio Manenti e Maria Rabini.

Giacomo Consalvo è difeso dall’avvocato Giuseppe Di Stefano, il figlio Michael dall’avvocato Italo Alia. Il pm Gabriele Fragalà ha chiesto di integrare la requisitoria alla luce delle norme entrate in vigore venerdì in materia di procedibilità. Le stesse, infatti, rendono procedibili d’ufficio tutti i casi in cui ricorrano aggravanti tra cui l’ipotesi di commissione del fatto delittuoso avvalendosi del vincolo associativo mafioso.

L’accusa aveva chiesto la condanna di Giacomo Consalvo a 14 anni di reclusione e 3.000 euro di multa e quella di Michael Consalvo a 10 anni e 2.000 euro di multa. Nel corso dell’istruttoria sono stati sentiti diversi testi che hanno riferito in aula quanto già dichiarato in fase di indagine. Migliaia, inoltre, le intercettazioni telefoniche e ambientali registrate dalla Polizia di Stato.