Taglio degli alberi, scontro a distanza tra Sindaco e manifestanti

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Massiccia partecipazione al sit-in organizzato da Fare Verde a Vittoria.

Nonostante il cambio di sede all’ultimo minuto (dato che il Comune il venerdì sera aveva negato l’occupazione del suolo pubblico per altri eventi concomitanti) in molti sabato sera hanno aderito alla protesta per dire No alla politica portata avanti dall’Amministrazione Comunale in materia di verde pubblico. A partecipare le associazioni: Terre Pulite, La Voce di Scoglitti, Vittoria in Cammino, OIPA, gli Scout (con vari gruppi) diversi agronomi e parecchi liberi cittadini.  Il sindaco, in particolare, è accusato di aver tagliato oltre 300 alberi senza aver impiegato il personale autorizzato, senza aver realizzato un piano del verde e senza, sempre a loro dire, aver valutato effettivamente la salute di ogni singolo albero sradicato o abbattuto.

“Dall’insediamento di questa amministrazione- hanno dichiarato gli organizzatori- una successione spaventosa di abbattimenti e capitozzature in città di centinaia di alberi, impoverendo pesantemente il già esiguo patrimonio arboreo in una città cresciuta su spazi esclusivamente cementificati”.

I partecipanti chiedono “con forza e con tanta apprensione per il futuro”:

  1. il riconoscimento da parte di questa Amministrazione comunale del valore vitale del verde, tutelando l’esistente in tutti i modi possibili, naturalmente non a discapito della sicurezza dei cittadine;
  2. di rendicontare alla città, trattandosi di un bene collettivo, le motivazioni di questo operato e quali relazioni tecniche giustifichino questa mattanza;
  3. di stilare subito un piano del verde armonico che incrementi il patrimonio verde in città e di gestire il verde pubblico esclusivamente con personale specializzato, diversamente continueremo a ritrovarci i danni che oggi abbiamo.

“La città – hanno detto ancora- dice basta a questo massacro, che Vittoria diventi una città sostenibile rispettosa dell’ambiente, l’unico viatico per creare un territorio salubre e accogliente”.

I manifestanti hanno inoltre ribadito come molti degli alberi abbattuti erano in salute e, anche in caso di alberi malati o pericolanti, il taglio era comunque l’azione estrema da compiere.  “Con l’aiuto di esperti- hanno affermato- nella stragrande maggioranza dei casi si sarebbe potuto agire diversamente. In questo modo, invece- hanno ribadito- in poco più di un anno la città è stata privata di oltre 300 alberi, veri e propri donatori di ossigeno, impossibili da rimpiazzare in pochi anni. Un albero giovane, infatti, impiega decenni per essere in grado di sostituire completamente un albero adulto”. L’Oipa ha inoltre puntato l’attenzione sul danno causato agli volatili denunciando la violazione delle normative europee sul taglio alberi durante il periodo di nidificazione.

Il primo cittadino, dal canto suo, ha risposto pubblicando un video sul suo profilo Facebook nel quale sostiene il suo operato e le sue scelte. Nel video lo si vede in Piazza Dante Alighieri accanto a quel che resta di un albero. Il sindaco, Francesco Aiello, parla di “verifica puntuale degli insediamenti arborei della città per valutare gli effetti prodotti sul territorio e sulle reti (idriche, elettriche ecc…) che attraversano il suolo” e ribadisce quindi di agire per la sicurezza dei cittadini. Nel caso di Piazza Dante Alighieri Aiello mostra come la base di una gigantesca Ficus aveva inglobato anche le tubature del gas, dell’illuminazione pubblica, della fibra, del metano e molto altro.

“Si dichiarano amanti della natura- conclude poi il primo cittadino- ma la guardano dal balcone e non la vivono come chi nella natura ci ha giocato, si è fatto il bagno e ci ha lavorato. Altrimenti, probabilmente, avrebbero un rispetto maggiore per gli stessi alberi, che non sono totem sotto cui inginocchiarsi per pregare”.