Prelati: “Io assessore? Disponibile, ma serve ragionamento più ampio”

269

Dopo l’ufficializzazione delle dimissioni di Filippo Foresti, già ieri è iniziato il toto assessore. Tra i nomi più quotati c’è quello di Fabio Prelati, attuale consigliere comunale e delegato del Sindaco allo Sport. Lo stesso ha diffuso una sua riflessione sul punto:  “è evidente- scrive- che, per tutti coloro i quali spendono impegno politico, un eventuale incarico assessoriale significherebbe poter portare avanti gli impegni amministrativi presi con i cittadini con un ruolo e con strumenti diversi rispetto a quelli di semplice consigliere. Tuttavia, il sottoscritto ha ricevuto dal sindaco Aiello, bontà sua, alcune importanti deleghe (sport, aree ludiche e sportive della città, Piano Urbano di mobilità sostenibile, movida e altre ancora) per cui ho espresso disponibilità allo stesso Sindaco, ma il ragionamento deve, necessariamente, essere più ampio”.

Secondo Prelati è importante tenere conto che “non si tratta della mera sostituzione di un membro della Giunta o il soddisfacimento di una gratificazione personale, ma ci sono prospettive e tenute politiche da tenere in considerazione.  Ad esempio, quella di aprire e di allargare, eventualmente, il recinto politico che sostiene questa Amministrazione, oppure di valutazioni relative alla gestione dello stesso Consiglio Comunale giacché il sottoscritto dovrebbe dimettersi dal ruolo per il quale è stato eletto e la mia esperienza, all’interno del civico consesso, potrebbe continuare ad essere utile”.

“Pertanto ribadisco che- scrive ancora- facendo parte del progetto politico che ha sostenuto il Sindaco, non mi sottrarrei a tale, ulteriore, responsabilità ma le deleghe assegnatemi mi consentono, già di fatto, di dare il mio modesto contributo e non avendo alcuna pretesa personale, (così come non l’ho mai avuta con altre amministrazioni, e la storia parla) mi rimetto serenamente alle determinazioni del Sindaco che, come detto, da leader politico deve tenere in considerazione tanti aspetti e non la mera sostituzione di un amministratore dimissionario. In ogni caso, così come gli ho espresso, mi vedrebbe ugualmente al suo fianco per portare avanti le deleghe assegnatemi; al sottoscritto, per il senso di servizio con cui intende l’impegno politico, cambierebbe poco o niente. Sinceramente non si tratterebbe di tagliare un traguardo nella vita, così come riportato nelle cronache giornalistiche. Sono già ampiamente soddisfatto per quelli raggiunti sia in ambito personale che professionale”.