Una nuova casa per Arcigay Ragusa. Firmato ieri il protocollo con la Cgil

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È stato un momento importante e carico di aspettative per il futuro quello che si è svolto ieri pomeriggio nella sede della Cgil di Ragusa, culmine ma anche nuovo inizio di un percorso di collaborazione già consolidato nel tempo.

Alla presenza di numerosi partecipanti, il segretario generale della Cgil Ragusa Peppe Scifo e il presidente della sezione territoriale di Arcigay Andrea Ragusa hanno sottoscritto un protocollo di collaborazione tra il sindacato e l’associazione che ha come finalità l’adozione di misure concrete, con particolare riferimento ai luoghi di lavoro, per la tutela dei diritti e contro le discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere.

“Una tappa di un percorso iniziato da tempo che ci vede in una posizione di alleanza tra sindacato e associazioni per portare avanti tutti insieme una battaglia per la dignità e l’affermazione dei diritti” ha sottolineato Scifo, facendo riferimento alla Costituzione come orizzonte ideale verso cui tendere insieme.

Riconoscere e combattere le forme di discriminazione legate all’identità di genere sui luoghi di lavoro sarà per il segretario della Cgil uno degli obiettivi primari della collaborazione con Arcigay, anche attraverso una formazione specifica che aggiorni le conoscenze del sindacato.

Il protocollo stabilisce inoltre la disponibilità dell’utilizzo delle sedi provinciali della Cgil, da intendere come bene della collettività, da parte di Arcigay Ragusa. Una nuova casa per Arcigay, dunque, che consentirà all’associazione di radicarsi in modo più esteso e capillare nel territorio per raggiungere quante più persone possibile.

“Essere qui oggi vuol dire portare un pezzetto della comunità Lgbt+ un po’ più al centro” ha detto Andrea Ragusa. “Insieme possiamo decostruire un mondo di muri, barriere e stereotipi chiusi e sigillati e andare verso una società in cui si possa stare fra i generi, oltre i generi, viaggiando tra i generi. È per questo futuro che Cgil e Arcigay hanno deciso di prendere la parola, farsi avanti e rendere politici i desideri di autodeterminazione delle persone”, ha concluso il presidente.

Non sono mancati nei diversi interventi del pubblico i riferimenti alla gravità degli attacchi ai diritti, civili e sociali, sferrati dal governo nazionale di centrodestra. Attacchi che rendono ancora più necessario e urgente trovare punti di unione tra le diverse anime della sinistra democratica e progressista. Con specifico riferimento alla revoca del patrocinio al Roma Pride da parte della Regione Lazio, Andrea Ragusa ha affermato: “Esiste un tentativo di invisibilizzarci da parte delle istituzioni. È una guerra ideologica, ma noi non abbiamo bisogno dei patrocini per fare i Pride, non dobbiamo essere grati a nessuno per avere quello che ci spetta. Non abbiamo bisogno di alcuna autorizzazione per esistere”.