“Diamo voce a chi non ce l’ha”. Questo il tema del sit-in che si svolgerà sabato a Vittoria allo scopo di protestare contro l’abbattimento di numerosi alberi in città.
La questione sta, da oltre un anno, letteralmente dividendo la città: da un lato chi pensa che in questo modo il primo cittadino stia mettendo in sicurezza strade e abitazioni, dall’altro chi giudica la linea adottata dal sindaco troppo rigida e non basata né su un piano del verde né sulle reali condizioni di salute dei singoli alberi.
Tutto è iniziato nell’aprile dello scorso anno con il taglio degli alberi di Piazza del Popolo, poi si è proseguiti con quelli di piazza Sei Martiri (nota come Piazza Calvario), con alcuni ricadenti all’interno della Villa Comunale, e poi ancora Piazza Gramsci, Piazza Dante Alighieri e Piazza Cavour, a Scoglitti e via Manzoni (solo per citare alcuni interventi)
Da più parti, in questi mesi, si sono sollevate voci che chiedevano all’Amministrazione Comunale di cambiare il passo o almeno di presentare un piano del verde che spiegasse le intenzioni del Sindaco sulla gestione del verde pubblico: dove sarebbero stati ripiantati gli alberi estirpati? perché un albero sano è stato abbattuto? Con quale criterio si giudica pericoloso un albero la cui pendenza viene, dagli esperti, considerata sicura?
Il sindaco, Francesco Aiello, ha risposto di aver messo al primo posto la sicurezza dei cittadini e delle loro abitazioni, messe a rischio dalla maestosità di questi alberi ricadenti a pochi metri dalle case e le cui radici avevano messo in pericolo l’incolumità pubblica alzando e rendendo irregolari i marciapiedi o le strade. A sostegno delle sue parole, pubblica ciclicamente foto con alberi abbattuti dal vento, sia a Vittoria che in altre città, che hanno creato danni a persone o cose.
Una giustificazione che agli ambientalisti non è piaciuta per diversi motivi, come hanno detto più volte i componenti delle associazioni Terre Pulite e Fare Verde: un albero giovane impiega decenni, se non di più, per sostituire un albero che ha oltre venti anni se non il secolo di vita; gli alberi che creano maggiori disagi e persino incidenti mortali (quelli davanti all’ospedale di Vittoria e quelli in via Lavore) sono ancora lì; le radici degli alberi tagliati perché avevano sollevato marciapiedi e strade sono ancora lì e nessun intervento è stato fatto per livellare la sede viaria.
Diversi anche i gruppi politici scesi in campo: da Fratelli d’Italia al Movimento 5 stelle che, insieme a Fare Verde e Terre Pulite, hanno presentato esposti in Procura e interrogazioni. Non sono mancati neanche i sit-in: il primo, lo scorso anno, in Piazza del Popolo e il più recente qualche settimana fa a Scoglitti organizzato dall’associazione La Voce di Scoglitti.
Nulla però è accaduto. Da qui la scelta di tornare a manifestare. Questa volta l’appuntamento è per sabato 10 a partire dalle ore 19 in via Cavour, davanti alla Basilica di San Giovanni Battista.