Dalle Moto Guzzi alle Ariel, dalle Bsa alle Bmw senza dimenticare, naturalmente, le Triumph. E’ stato un trionfo di cromature, marmitte e manubri la diciassettesima edizione di Moto storiche nel barocco ibleo che, organizzata dal Veteran Car Club Ibleo, è andata in scena nel fine settimana appena trascorso tra le strade della provincia di Ragusa. E non solo.
Un appuntamento molto atteso dagli appassionati e dagli estimatori delle due ruote d’antan che hanno potuto ammirare, perfettamente funzionanti, veri e propri pezzi pregiati. Pezzi che hanno assunto ancora più valore nel momento stesso in cui hanno interagito con i palazzi barocchi di cui è disseminato il territorio. E neppure il maltempo ha fermato le indomite cavalcature che hanno transitato, in maniera orgogliosa, lungo le strade dell’area iblea oltre che del Calatino. Due ruote che hanno fatto la storia, in grado di sprigionare un fascino non consueto e che hanno fatto girare più volte lo sguardo dei passanti casuali. I circa cinquanta partecipanti si erano diretti sabato alla volta di Caltagirone. Qui avevano effettuato il pranzo e poi il transito per Acate, Comiso e rientro in sede dove è stata consumata un’ottima cena a Poggio del sole hotel. Quindi, ieri, partenza per il castello di Donnafugata dove è stato possibile ammirare l’antico maniero del barone Arezzo. Durante la due giorni, anche la presenza di Stefano Antoniazzi, presidente della commissione tecnica nazionale moto dell’Asi.
“Per noi – sottolinea il presidente del Vcci, Antonino Provenzale – è una immensa soddisfazione quando chiudiamo un raduno e gli appassionati ci dicono che vogliono ritornare già in occasione del prossimo e che sono pronti sin da ora a prenotarsi. Significa che tutto è andato bene e che l’organizzazione è stata curata sotto ogni punto di vista. Anzi, in proposito vorrei ringraziare tutti i componenti del consiglio direttivo che danno una mano in maniera importante, il soccorso stradale e tutti coloro che, a vario titolo, si sono adoperati per la piena riuscita della kermesse. Un ringraziamento particolare a Gianluca Gismondo, Vincenzo Cascone e a Giuseppe Arestia che si sono spesi in maniera eccezionale per questo evento. Ringrazio anche il gruppo di centauri maltesi che, come ormai succede da qualche anno, ci vengono a trovare in occasione di un appuntamento che dà modo a ciascuno di loro di mettere in vetrina le loro straordinarie moto. Insomma, un evento che non è solo sport ma è anche un modo di fare cultura attraverso la promozione del nostro territorio e della nostra enogastronomia”.