Il vescovo di Ragusa, monsignor Giuseppe La Placa, ha inviato una lettera a tutti i sacerdoti per annunciare che le attività ecclesiali, liturgiche e devozionali possono tornare ad essere vissute nel-le modalità consuete, precedenti all’emergenza Covid. Il vescovo, tuttavia, suggerisce di continuare ad adottare due attenzioni particolari: l’igienizzazione delle mani prima della distribuzione della Comunione; l’uso della mascherina, laddove si ritenga opportuno, per la visita alle persone malate, fragili, anziane o immunodepresse.
«Non sprecare gli insegnamenti di questo periodo terribile è un dovere morale che abbiamo innanzitutto nei confronti di tutti coloro che hanno perso la vita durante la pandemia, tra cui tre confratelli della nostra Diocesi; ma anche nei confronti di tutti coloro che – soprattutto i piccolini giovani e i fragili – hanno sofferto particolarmente sul versante esistenziale, relazionale e della loro crescita. Adesso è il momento di guardare al futuro, facendo tesoro del passato e cercando di vive-re il presente secondo le esigenze di una profonda umanità e del Vangelo».
Monsignor La Placa non manca di rendere «grazie a Dio Onnipotente che, con la materna intercessione della Beata Vergine, ci ha condotti alla fine della via dolorosa della pandemia, nella speranza che essa ci abbia fatto imparare l’importanza della solidarietà e della ricerca del bene comune nella sollecitudine verso i più deboli e fragili. Come ha detto Papa Francesco, “Peggio di questa crisi, c’è solo il rischio di sprecarla”».