“Un nuovo modo di vedere, con gli occhi dei ragazzi, perché siano veri protagonisti del cambiamento, seguendo il criterio guida della bellezza e della centralità della persona”.
È, in estrema sintesi, il messaggio che Valentina Distefano, Presidente de I Tetti Colorati Onlus e coordinatrice del Progetto Ri-Belli, ha inteso consegnare alla splendida due giorni di Roma che ha visto, appunto, l’iniziativa protagonista con la Mostra Fotografica e il Laboratorio Teatrale.
Il Progetto Ri-Belli, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, vede come capofila l’associazione “I Tetti Colorati Onlus”, in partenariato con Aksara Cooperativa Sociale, Abaco – il teatro conta, Associazione Lauretana, Ztl Media Group S.r.l., Università degli Studi di Catania – Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, Istituto Comprensivo “Cap. B. Puglisi”, Istituto Comprensivo “Vann’Antò”, Istituto Comprensivo “Psaumide di Camarina” e Comune di Acate.
L’iniziativa romana è realizzata da Ri-Belli in collaborazione con Save The Children Italia e la Caritas Diocesana di Ragusa.
“Entrambi gli appuntamenti – prosegue Valentina – sono stati segnati dal protagonismo dei nostri bambini, dei nostri ragazzi, dei nostri adolescenti. A Roma, con l’inaugurazione della Mostra Fotografica, preceduta da uno scambio con i ragazzi dello Spazio Giovani di Save The Children e dalla presentazione del progetto Ri-Belli.
Lo scambio tra i ragazzi è stato caratterizzato da giochi di conoscenza e riflessione sull’esperienza, preparati sia dal gruppo dello Spazio Giovani, sia dal gruppo dei Laboratori Teatrale e Fotografico di Ri-Belli: in particolare, l’utilizzo di carte personalizzate con gli scatti fotografici scelti dagli stessi partecipanti, ha incuriosito ed entusiasmato i presenti. I nostri Ri-belli hanno anche partecipato ad una serie di interviste radiofoniche a cura del Movimento Giovani, in quello che ha rappresentato un vero e proprio scambio di idee e relazioni.
Anche la presentazione del progetto ha rappresentato un bel momento di confronto. Dopo l’accoglienza dei ragazzi dello Spazio Giovani, il saluto di Raffaela Milano, procuratrice speciale di Save The Children Italia, che ha sottolineato la sua soddisfazione nel vedere tanti giovani coinvolti e, soprattutto, tanta bellezza, che il progetto Ri-Belli ha portato avanti nel corso dell’intera attività. Quindi Viviana Coppola, referente dell’area tratta di Save The Children, che ha moderato l’incontro, ha parlato del progetto Liberi dall’Invisibilità che vede la collaborazione tra Save The Children, I Tetti Colorati e la Caritas Diocesana di Ragusa. A seguire il nostro Direttore della Caritas di Ragusa, Domenico Leggio, ha illustrato il contesto in cui vivono i partecipanti al progetto, con un focus particolare sulla zona della fascia trasformata di Marina di Acate, dove i ragazzi vivono in situazione di isolamento, tra le serre, spesso con enormi difficoltà a partecipare alla vita sociale e ad accedere ai servizi socio-educativi.
Il progetto Ri-Belli si è innestato appunto in un percorso che ha origine dal progetto Presidio, e poi si è sviluppato in una serie di iniziative che la Caritas di Ragusa e I Tetti Colorati hanno realizzato e che è sfociato nel progetto Ri-Belli, grazie a Con I Bambini e, a seguire, il progetto Liberi dall’invisibilità, con la collaborazione e il finanziamento di Save The Children che ci ha dato la possibilità di strutturare e di avviare un centro socio educativo, che si chiama Centro Orizzonti a Colori per ragazzi e, già in fase di redazione, il Centro dedicato alle famiglie con bambini di età compresa tra 0 tra 0 e 6 anni”.
Presenti all’evento anche la referente di Con I Bambini, la dottoressa Maria Paola Pietracci Mirabelli, inoltre i referenti di Caritas Italiana Silvia Sinibaldi (vicedirettrice), Oliviero Forti (politiche migratorie e protezione internazionale) e Caterina Boca (legalità e diritti).
Valentina Distefano, nel corso del suo intervento, ha richiamato gli elementi cardine del progetto Ri-Belli, quali, in particolare “l’importanza – ha spiegato – di un approccio sistemico, coinvolgendo partner e semplici cittadini, realtà istituzionali e privati, per intervenire in maniera sinergica valorizzando la ricchezza, in termini di relazioni ed esperienze di operatori e beneficiari, rendendo protagonisti tutti, e cercando quella bellezza che è da intendere non solo in senso artistico ma anche in termini di esperienza, energia, forza che ridesta il desiderio e attiva la motivazione a cambiare la propria vita e contesti caratterizzati dal degrado. Volti, ambienti, relazioni e storie che nutrono e arricchiscono e soprattutto donano un senso di pienezza e benessere, consentendo, a tutti coloro che si avvicinano, di provare meraviglia e creare stupore”.
“L’aspetto più bello – ha ribadito la stessa Valentina Distefano – è stato il fatto di poter contare, durante la presentazione, sul contributo di Nassira, Rabeb, Baraa e Sirine, in rappresentanza di tutti i partecipanti al Laboratorio Fotografico, le quali, hanno presentato la Fanzine, con particolare riferimento alla terza edizione, dove sono raccontati, per immagini, il loro vissuto quotidiano e i loro sogni, e hanno poi condotto tutti i presenti alla mostra fotografica, illustrando e spiegando gli scatti esposti”.
La mostra, attiva fino al 12 maggio, nello Spazio Giovani di Save The Children di piazza San Francesco di Paola, realizzata a cura dei partecipanti al Laboratorio Ri-Belli per Stupire, che aveva già registrato ottimi riscontri nelle precedenti esposizioni, vede centinaia di foto in mostra con oltre 70 ritratti, un pannello gigante, e 37 trittici, assemblati a cura di Max Hirzel, fotografo professionista e responsabile del laboratorio, che ha potuto contare sulla preziosa collaborazione di Marida Augusto, fotografa professionista.
Il giorno dopo, a Ostia, è stata la volta de “La Bella e la Bestia” presso il Punto Luce delle Arti, a partire dalle 15,30.
Lo spettacolo è frutto del Laboratorio Teatrale Ri-Belli per Esprimersi, che ha visto oltre 25 i bambini di età compresa tra gli 8 e i 17 anni del Centro Storico Superiore di Ragusa, coinvolti da oltre un anno nell’iniziativa allestita da Fabio Guastella, Abaco – Il Teatro Conta, e Francesca Castiglione, psicologa e animatrice de I Tetti Colorati Onlus.
Scene e costumi di Elisa Alescio, assistenti di palco Valentina Cannizzo e Roberta Raniolo, aiuto regia, Francesca Castiglione e regia e adattamento a cura di Fabio Guastella.
I giovani attori, Gaia Blanco, Lorenza Blanco, Carlo di Ottavio Carbone, Aurora Manenti, Marta Manenti, Dilan Nader, Halbast Nader, Hajin Nader, Ettore Onun e Francesca Pitrolo, hanno portato, ancora una volta, in scena lo spettacolo
“Anche in questo caso – sottolinea Valentina – un grande successo. I ragazzi sono stati bravissimi e, a mio personale avviso, è forse stata la loro rappresentazione più profonda e ricca di contenuti. Un momento teatrale molto apprezzato anche perchè il “Punto luce” è dedicato proprio alle arti, ed è vissuto da ragazzi che vivono delle problematiche diverse ma, per certi aspetti, affini a quelle dei protagonisti del Laboratorio”.
Al centro, oltre alla scoperta della bellezza in se stessi e negli altri e la necessità di andare oltre le apparenze, di fidarsi e di ricominciare, proprio come i protagonisti della favola, verso una nuova vita, anche il tema degli stereotipi di genere, e la libertà ad essere se stessi e costruire il proprio futuro, senza costrizioni.
“Questo – prosegue Valentina – è stato il tema poi presentato dai ragazzi del Punto Luce, nel corso del loro spettacolo con al centro l’importanza del rispetto reciproco, contro ogni tipo di violenza e discriminazione per le donne; un momento significativo per tutti, bambini e famiglie”.
A questo proposito, peraltro, il progetto Ri-Belli, nell’aspetto legato al Laboratorio Teatrale, è pronto ad una nuova evoluzione. Nei prossimi giorni, a conclusione del percorso svolto dai partecipanti, sarà ritagliato uno spazio per l’autovalutazione e la condivisione di desideri, con l’assegnazione di “doti” dedicate, per chi lo vorrà, a proseguire il percorso teatrale, anche in prospettiva futura.