Carràmba, che sorpresa! Sicuramente, così avrebbe esclamato la famosa conduttrice TV Raffaella Carrà. Una scena tipica di quel famoso programma televisivo degli anni ’90 è stato vissuto recentemente in una serata di maggio, in un noto agriturismo del ragusano. Jorge Cascone, di origine ragusana (il cognome esplicita la genesi tipicamente iblea), con la moglie Alicia e con una delle quattro figlie, Belen, è partito, per la prima volta, dalla lontana Paranà, città dell’Argentina, con destinazione Ragusa per conoscere la terra che diede i natali al suo nonno Salvatore. Infatti Cascone Salvatore negli anni ’30 del secolo scorso, come tanti altri ragusani, lasciò la propria dimora di via San Francesco dove abitava con la famiglia formata da papà, mamma e da altre due sorelle e due fratelli, per cercare fortuna, verso la sospirata meta sud americana. In Argentina conobbe Caterina (siciliana anche lei di Troina) e dal quel matrimonio nacquero Teresa, Jolanda e Manolo. Nonostante gli anni non facili, dal punto di vista economico, le famiglie crescevano e dal matrimonio di Manolo nacque un altro Cascone di nome Jorge. Egli, adesso over sessanta, grazie anche ai social, è riuscito a contattare alcuni “primos” (cugini) ragusani e quindi organizzare una fantastica rimpatriata. Così, oltre a visitare i luoghi di origine dei suoi antenati, Jorge e circa trenta cugini ragusani di discendenza Cascone ed acquisiti, si sono riuniti attorno ad un’ allegra tavolata, bandita ovviamente con le prelibatezze ragusane. Una meravigliosa serata di famiglia dove idealmente le distanze si sono accorciate e la lingua parlata oltre all’italiano, argentino o dialetto siciliano, era la lingua dell’amore e della fratellanza. Tra tanti “hola”, abbracci ed aneddoti vari, non sono mancati momenti di emozione, di commozione, di tanta gioia a rafforzare ancora di più questi legami di sangue, che nel periodo frenetico in cui si vive, fanno bene al cuore e all’unione familiare. I sogni sono desideri del “corazòn” ed il sogno di Jorge, Alicia e Belen si è avverato. Ora c’e un altro sogno da realizzare, che è quasi un impegno: il rincontrarsi a Ragusa o, perché no, in Argentina!