La parrocchia Sant’Isidoro agricola ha organizzato i festeggiamenti in onore del santo a cui è dedicata la chiesetta di contrada Tribastone, lungo la Ragusa mare. Una serie di eventi molto semplici ma al contempo significativi. Considerato, tra l’altro, che Sant’Isidoro è il protettore degli agricoltori, dei campi, dei contadini e dei raccolti. Il primo appuntamento è per domenica 14 maggio con la santa messa che sarà presieduta dal parroco, il sacerdote Giorgio Occhipinti. La funzione religiosa sarà caratterizzata dalla benedizione degli agricoltori e degli allevatori, con la partecipazione della Coldiretti di Ragusa. Lunedì, poi, ci sarà la festa liturgica di Sant’Isidoro. Alle 19 è prevista la santa messa e l’offerta da parte degli agricoltori dei prodotti della terra per le famiglie in difficoltà. Al termine della funzione religiosa, momento di fraternità e condivisione. “Le origini e i particolari della vita di S. Isidoro – dice don Occhipinti – si perdono nell’oscurità del Medioevo, e a noi non giunsero che poche notizie e aneddoti: poche, ma più che sufficienti per rivelarcene la santità. Dio stesso volle manifestare la gloria di questo santo col conservarne il corpo incorrotto fino ad oggi, e con l’innalzarlo alla gloria degli altari, accanto a quattro dei più insigni astri di santità. Quando, infatti, nel 1522 Gregorio XV canonizzava solennemente S. Ignazio di Loyola, S. Francesco Saverio, S. Teresa di Gesù e S. Filippo Neri, dava, a compagno della loro gloria, un povero agricoltore di Madrid, S. Isidoro appunto. Visse nel secolo XI, lavorava da contadino presso un possidente di Madrid. Prima del lavoro egli pensava all’anima e ogni mattina si recava anzitutto a messa, poi ai campi. La supplica più ardente e che spesso innalzava a Dio era che lo preservasse da ogni peccato. I giorni di festa li impiegava alla gloria di Dio e al bene del prossimo”.