“Gli studi sull’emigrazione italiana applicano diversi paradigmi, riflettendo sulla presunta mancanza di eventi traumatici alla base della Diaspora. Gli accademici prestano scarsa attenzione all’alterità dei Siciliani e ai movimenti sicilianisti nel fenomeno migratorio. In particolare, le prassi discriminatorie e razziste in Australia e USA sono rivolte principalmente contro Siciliani ed esasperano il divario con gli Italiani del Nord. L’assimilazione presunta e l’integrazione hanno avuto risvolti problematici nelle relazioni con altre etnie. In generale, la prospettiva regionalista ci interroga sulla mancanza di studi sull’esperienza siciliana e sull’identità politica e culturale isolana nel mondo ispirati al pensiero postcoloniale”.
È l’abstract dell’articolo scientifico del ragusano Giulio Pitroso, dottorando alla Griffith University in Australia. Una riflessione che mette in luce stereotipi, essenzializzazioni e pregiudizi di cui sono stati oggetto, soprattutto nel passato, gli emigranti italiani in Australia e Stati Uniti. In particolare, Pitroso evidenzia come “il problema persistente dello stereotipo mafioso sembra perdurare”. Un paragrafo interessantissimo, quello intitolato “Né bianchi né neri: i siciliani nel sistema razziale degli Stati Uniti”, dedicato ai Siciliani e ai problemi legati al colore della loro pelle. Un articolo denso, con una ricchissima ricerca bibliografica, ma allo stesso tempo agilmente accessibile a chi voglia approfondire questi temi.
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