Una conferenza a Ragusa su Nené Criscione 

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Il 15 aprile si terrà una conferenza, a Ragusa, su Nené Criscione, storico brillante, originario di Modica, docente di storia a Milano, voce ascoltata negli scenari dei movimenti civili italiani nell’ultimo quarto di secolo del Novecento. È scomparso a cinquantaquattro anni nel 2004 e lascia una eredità di studi importante. Negli ultimi anni si occupava del rapporto tra la rivoluzione telematica del Web e la storia, focalizzando soprattutto il campo della didattica storica: temi che ha affrontato con zelo pionieristico e che oggi, vent’anni dopo la sua morte, sorprendono per l’acutezza dello sguardo e dell’analisi. Egli si legò a riviste di movimento come “Zapruder”, a Centri studi legati all’esperienza resistenziale e all’antifascismo come l’Istituto nazionale di Storia del Movimento di Liberazione in Italia
(ora Istituto Ferruccio Parri) e ad altre esperienze dell’impegno democratico. Nené Criscione lascia un vuoto che merita di essere colmato attraverso la memoria e lo studio.

A lui è stato intestato il Premio nazionale Antonino Criscione, rivolto alle scuole per una ricerca didattica di storia contemporanea, indetto dal Liceo statale “Gaetana Agnesi” di Milano, da Iris (Insegnamento e ricerca interdisciplinare di storia), Centro Puecher, Istituto Ferruccio Parri e Unione femminile nazionale, che si terrà con cadenza annuale. La conferenza di Carlo Ruta, introdotta dalla testimonianza della compagna di vita Cettina Brigadeci, si terrà nella sede del Laboratorio degli Annali di storia dei mutamenti globali, in via Pezza n. 108, e vuole essere un omaggio sentito allo studioso e uno sprone perché la sua esperienza intellettuale e le sue elaborazioni storiche e civili rimangano vive e condivise.