Focus di Legambiente “Kiafura” sui fiumi iblei

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Immagine di repertorio

Nella Sicilia assetata, l’altipiano ibleo, ricco dell’acqua che scorre nelle sue profonde valli, è quasi un’ isola nell’isola.

I principali fiumi iblei si originano alle falde del monte Lauro: l’Anapo e il San Leonardo si sviluppano nel territorio orientale degli Iblei, l’Irminio e il Dirillo in quello occidentale.

Fiumi preziosi che una volta erano navigabili e ricchi di fauna ittica, oggi sono ridotti a poco più che ruscelli spesso inquinati da scarichi abusivi e da depurazioni malfatte.

Il 22 marzo si è celebrata in tutto il mondo la “Giornata mondiale dell’acqua”. La Conferenza ONU sull’acqua 2023, tenutasi dal 22 al 24 marzo, è stata vista come un’opportunità per accelerare il progresso verso un accesso universale ad acqua sicura e servizi igienici entro il 2030.

L’acqua è fondamentale per il benessere umano, l’energia e la produzione degli alimenti, per gli ecosistemi sani, la riduzione di povertà e molto altro.

Tuttavia, stiamo attualmente affrontando una crisi idrica mondiale. Miliardi di persone in tutto il mondo continuano a non avere accesso all’acqua. Circa quattro miliardi di persone soffrono di scarsità idrica estrema per almeno un mese all’anno.

Acqua dunque, risorsa essenziale. Ma acqua che, anche in Italia, o è inquinata o se ne va via. I dati aggiornati ci dicono che il 42% si perde dagli acquedotti di tutta Italia, 3 milioni di cittadini sono a rischio razionamento per il prossimo periodo estivo e già tanti Comuni in tutta la penisola già oggi  vengono riforniti dalle autobotti.

Nell’era del cambiamento climatico, in cui i rischi legati i rischi legati ai fenomeni estremi sono aumentati in modo allarmante per le inondazioni e i danni da siccità, l’acqua stessa può essere la soluzione chiave al cambiamento climatico. Lo stoccaggio del carbonio può essere migliorato proteggendo ambienti come le torbiere e le zone umide, l’impiego di pratiche agricole sostenibili può contribuire a ridurre lo stress sulle riserve di acqua dolce e il miglioramento delle infrastrutture di approvvigionamento idrico e igienico-sanitarie può garantire a tutti l’accesso a risorse vitali in futuro.

“L’acqua deve essere al centro delle politiche e delle azioni per il clima. Una gestione sostenibile dell’acqua negli usi civili e nelle attività produttive può aiutare a mitigare gli impatti dei cambiamenti climatici e a proteggere le società e gli ecosistemi. Le soluzioni idriche sostenibili e accessibili devono diventare una priorità. Oltre le celebrazioni è importante conoscere e capire cosa si può fare, partendo dai nostri fiumi, ambienti unici ed essenziali per la vita” – dichiara Alessia Gambuzza, presidente del Circolo Legambiente Scicli “Kiafura”.

La conferenza, organizzata da Legambiente Scicli “Kiafura” e dal CIRS (Centro Ibleo di Ricerche Speleologiche) si terrà giovedi 30 marzo alle 18.30 presso il Circolo di cultura “Brancati” di Via Aleardi a Scicli e sarà tenuta dal geologo dottore Rosario Ruggieri. L’ingresso è libero.