Lo scorso 27 dicembre, nell’ambito dei controlli di polizia annonaria e commerciale, era stata effettuata un’ispezione all’interno di un esercizio di Piazza Corrado Rizzone, che presentava anche l’insegna esterna. La polizia locale chiedeva la prescritta autorizzazione ma il proprietario non era in grado di esibire alcuna documentazione. Alla luce di ciò, trattandosi di illecito amministrativo, all’interessato era stata contestata una sanzione di cinquemila euro e, contemporaneamente, era stata richiesta al Responsabile del Settore Commercio l’emissione di apposita ordinanza di chiusura dell’attività, come previsto dalla vigente normativa in materia. L’uomo è stato, altresì, diffidato dal continuare la vendita.
Il Commissario Straordinario del Comune aveva, successivamente, emesso l’ordinanza di chiusura del locale. Nei giorni scorsi, il Nucleo Operativo di Polizia Annonaria e Commerciale ha effettuato l’ennesimo accertamento, riscontrando, purtroppo, che l’esercizio, nonostante la restrizione, era ancora in attività. A questo punto è stata redatta comunicazione di notizia di reato trasmessa alla Procura della Repubblica di Ragusa. All’esercente, un 42enne, è stato contestato l’art. 650 del codice penale, per non avere osservato un provvedimento legalmente imposto dall’autorità per ragioni di igiene e salute pubblica, nella fattispecie l’ordinanza del 25 gennaio 2023 del Commissario Straordinario, che disponeva la chiusura immediata dell’esercizio di somministrazione al pubblico di alimenti, perché privo della necessaria SCIA amministrativa e SCIA sanitaria.