I finanzieri del I Gruppo di Catania della Guardia di Finanza hanno sottoposto a sequestro oltre 30 mila articoli tra giocattoli, materiale elettronico e fasce per concerti verosimilmente contraffatti, nonché 20 mila prodotti per la cura della persona risultati non sicuri, denunciando un imprenditore cinese e tre cittadini italiani.
L’attività si inquadra nell’ambito di una serie di controlli straordinari del territorio predisposti dal Comando Provinciale di Catania della Guardia di Finanza a tutela della sicurezza nell’acquisto dei prodotti in commercio e della salute dei cittadini.
Nel dettaglio, le Fiamme Gialle etnee hanno individuato nel comune di Misterbianco (CT) un grossista della zona che deteneva, esposta per la vendita, un’ingente quantità di merce risultata verosimilmente contraffatta e priva di ogni documentazione sulla provenienza e la qualità dei materiali. Tra gli articoli sequestrati, oltre a prodotti per la cura della persona sprovvisti delle indicazioni obbligatorie in lingua italiana, non sono mancati auricolari e smartwatch riproducenti l’effige del marchio “Apple”, giocattoli riproducenti i personaggi noti ai bambini, come “Me contro Te”, “Fortnite”, “Super Mario Bros”, “L.O.L.” e “Avengers”. Il rinvenimento ha destato particolare preoccupazione a causa della potenziale pericolosità dovuta alla sconosciuta composizione dei materiali e alla scarsa qualità costruttiva. Tristemente noti sono, infatti, i casi di bambini rimasti soffocati a causa di prodotti dalle caratteristiche produttive non sicure.
Un ulteriore intervento ispettivo ha riguardato inoltre alcuni venditori abusivi operanti nelle vicinanze del “PalaCatania” in occasione del recente concerto “Me contro Te il Tour”, che ha portato al sequestro di prodotti recanti il marchio verosimilmente contraffatto dell’evento.
È importante evidenziare agli utenti che l’immissione in commercio di un numero considerevole di prodotti della specie e a prezzi altamente concorrenziali, influisce negativamente sull’economia legale del settore, aumentando le già note difficoltà degli imprenditori onesti. Al momento dei controlli, infatti, non sono stati esibiti documenti commerciali e/o fatture attestanti la legittima provenienza e il regolare acquisto della merce, né tantomeno le obbligatorie autorizzazioni per il commercio su aree pubbliche.
Gli interventi si sono quindi conclusi – nell’attuale fase del procedimento in cui non si è ancora pienamente realizzato il contraddittorio con le parti – con il sequestro penale di n. 31.618 articoli contraffatti e il sequestro amministrativo di n. 19.631 prodotti per la cura della persona non sicuri, la contestuale denuncia alla competente Autorità Giudiziaria etnea di un soggetto cinese e uno di nazionalità italiana per commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione, nonché la segnalazione al Sindaco della Città Metropolitana di Catania, per abusivismo commerciale, di altri due italiani.