Sul dibattito di questi giorni in merito alla rete idrica della città di Ragusa interviene il circolo cittadino del Partito Democratico:
“Il sindaco Cassì continua nella sua opera di mistificazione della realtà, ormai non può farne a meno, soprattutto in questa campagna elettorale nella quale ha compreso di rischiare molto. Le fantasie in merito alla rete idrica in città, ma soprattutto nelle contrade di Ragusa, poi, superano ogni limite: in una nota ha annunciato che in primavera ci sarà il collaudo della rete idrica di contrada Gatto Corvino, inserendo questo traguardo – ancora da toccare con mano – tra le proprie vittorie. Cassì omette, pur sapendolo benissimo, che questo risultato è il frutto del lavoro incessante del Partito Democratico di Ragusa, del suo segretario Peppe Calabrese, e insieme all’associazione Pericentro. Così come lo è anche l’acquedotto e la rete idrica a Camemi, potabilizzatore compreso. Cassì dovrebbe ammettere, piuttosto, che nei suoi cinque anni di amministrazione si è occupato di tutt’altro e che non ha fatto niente di diverso che attendere la conclusione di iter iniziati da altri. Quasi 60 mesi durante i quali si sarebbero potute realizzare anche le opere idriche per contrada Principe, Villaggio 2000, Fontana Nuova, Mangiabove, Cerasella e Santa Maria degli Angeli, Cimillà, Pizzillo, Monachella e Conservatore. È il 2023 e i residenti della periferia di Ragusa ancora non hanno acqua potabile diretta nelle tubature delle proprie case. Questo deve spiegare Cassì alla città e questo è uno dei motivi per cui non dovrebbe essere rieletto”.