Il glaucoma è una malattia degli occhi che danneggia il nervo ottico, spesso associato a un aumento della pressione oculare. Non è una malattia rara. Il glaucoma è la principale causa di cecità irreversibile nel mondo. Colpisce circa 1 milione di persone in Italia, ma almeno la metà non lo sa. Fornisce sintomi solo in fase avanzata, quando i danni non sono più recuperabili. Causa una riduzione progressiva e irreversibile della vista, che può condurre alla cecità. La progressione della malattia è così lenta che il paziente non si accorge di nulla. Sono queste alcune delle informazioni fornite ieri dall’Unione italiana ciechi e ipovedenti Ragusa all’ingresso del poliambulatorio di via Giorgio Perlasca, nel capoluogo ibleo, in occasione della Settimana mondiale del glaucoma che, iniziata domenica scorsa, si concluderà il 18 marzo. L’iniziativa, promossa dall’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-Iapb Italia onlus, ha visto la piena condivisione della sezione iblea dell’Uici che, con i propri mezzi, ha voluto diffondere quali sono i principali consigli da seguire nel tentativo di contenere la malattia o, meglio ancora, cercare di prevenirla. “Nel glaucoma, considerata ormai una patologia neurodegenerativa a tutti gli effetti – dice il presidente Uici Ragusa, Salvatore Albani – si verifica la morte di una specifica popolazione di cellule della retina, le cellule ganglionari. Si tratta della seconda causa di cecità a livello planetario dopo la cataratta, ma è la prima a carattere irreversibile. Nelle varie forme di glaucoma, ad eccezione di quello acuto, la malattia insorge e si sviluppa senza che il paziente avverta sintomi particolari. Quando il soggetto si rende conto di non vedere bene nella parte periferica del proprio campo visivo, purtroppo i danni a carico delle fibre del nervo ottico sono già presenti e irreversibili”.