Una delegazione della CGIL di Ragusa con un gruppo di Mediterranea Saving Humans e Casa Valdese (di Vittoria) hanno partecipato alla manifestazione tenutasi a Steccato di Cutro contro le stragi di migranti nel Mar Mediterraneo.
“Ancora una volta siamo di fronte all’ennesima strage di donne, bambine, bambini e uomini morti nel nostro mare a pochi metri delle nostre coste, commenta Peppe Scifo, segretario generale della CGIL di Ragusa, e la nostra presenza vuole rappresentare anche la diretta testimonianza delle morti avvenute nel nostro territorio, Scoglitti il 22 settembre 2002 e Sampieri il 30 settembre del 2013. In tutti questi anni, tante e continue sono state le morti in mare.
Non si tratta di incidenti in mare ma di vittime dell’indifferenza dei Governi nazionali e dell’Europa, ormai da anni divenuta Fortezza aperta solo alla libera circolazione delle merci e non degli esseri umani.
La strage di Steccato di Cutro, oltre a potere essere evitata, vista la dinamica ormai chiara, è stata per molti aspetti annunciata dalle scelte politiche del Governo Meloni che, fin dall’inizio ha dichiarato di prediligere il pattugliamento a difesa dei confini anziché il salvataggio delle vite umane e di fare guerra alle Ong impegnate nelle operazioni di salvataggio in mare.
Neppure di fronte alla strage con più di settanta morti il Governo ha provato a rivedere le proprie posizioni, anzi le parole del Ministro dell’Interno sono state addirittura di condanna delle vittime che secondo il suo dire sono responsabili della scelta di mettersi in viaggio.
Occorre ripartire da qui per rilanciare la battaglia per cambiare le politiche sull’immigrazione del nostro Parse e dell’Europa per mettere al centro le persone soprattutto quelle che fuggono dalle guerre e dai disastri generati con la responsabilità dei Paesi occidentali c.d. sviluppati.”